CATANIA. Sono trascorsi ormai tre mesi da quell’orrenda e brutale aggressione. Quella che ha spezzato l’illusione di una Catania buona e rispettosa di chi prova ad assicurare una vivibilità (sempre più in discussione) per le strade della città. L’ispettore Luigi Licari lotta ancora in un letto d’ospedale nel tentativo disperato di riprendere in mano la propria vita. E con essa quella che la lega alla propria moglie ed ai suoi figli.
La famiglia Licari si è comportata, in questo tragico frangente, con una dignità esemplare. Non ha mai alzato la voce. Ha sempre reclamato giustizia e lanciato appelli per un sostegno che oggi è più che mai necessario con toni cortesi ma decisi. Il paradosso: ha incoraggiato tutti.
Da quella maledetta sera di inizio settembre si sono sprecate cascate di parole che, staccate dalle azioni, non sono certo balsamo che può lenire la profondità delle ferite. La famiglia Licari ha bisogno di un aiuto economico: è stata sì lanciata una sottoscrizione pubblica (ve ne avevamo già parlato poco tempo fa: “Licari ha bisogno di aiuto, una sottoscrizione per sostenerlo”), ma non basta.
C’è, allora, chi ha deciso di rompere il filo del silenzio e dell’immobilismo ed il prossimo 16 dicembre allo stadio di Mascalucia si terrà – dalle 10 del mattino – la manifestazione “Un calcio alla violenza”: triangolare di beneficienza a favore dell’ispettore Luigi Licari.
In campo, “a sfidarsi” si ritroveranno le All Stars Sicilia team del quale fanno parte ex rossazzurri, star dello spettacolo, giornalisti; la formazione Magistrati; quella del Corpo di Polizia municipale di Catania.
“Con le All Stars Sicilia siamo riusciti a creare una realtà importante, che giocando semplicemente a calcio può aiutare e sostenere tutte quelle realtà che hanno bisogno di una aiuto concreto – spiega Luca Napoli, Presidente All Stars Sicilia, che ha voluto fortemente l’organizzazione dell’iniziativa -. La partita del 16 Dicembre a favore dell’Ispettore Licari ne è la prova concreta”.
A prendere parte alla manifestazione anche la compagine dei magistrati: “L’Associazione Sportiva Magistrati, di cui sono Presidente, sin dalla fondazione nel 1995 – interviene il Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo – ha sempre preso parte con successo a manifestazioni di beneficienza e per la promozione della legalità. Proprio per questo, non potevamo sottrarci all’invito del triangolare opportunamente intitolato “Un calcio alla violenza”. Noi siamo contro tutte le forme di sopraffazione, sopruso, negazione della convivenza civile che devono essere messe assolutamente al bando nella nostra società, quella catanese in particolare, imbarbarita da troppo tempo da condotte e manifestazioni che non fanno parte della nostra secolare cultura di civiltà”.
“Quando ho ricevuto gli organizzatori della manifestazione di solidarietà in favore del collega Luigi Licari – racconta il Comandante della Polizia municipale di Catania, Stefano Sorbino -, ho ripensato a una vecchia frase di Martin Luther King che recita: “E’ sempre il momento giusto per fare la cosa giusta” e che adatterei all’occasione “nel modo giusto”. Sì, perchè essere solidali verso un atleta come Luigi Licari organizzando un evento sportivo che vede la partecipazione di Magistrati, Vigili Urbani e delle All Stars Sicilia, secondo me, è un’idea indovinata che conferisce alla manifestazione stessa una dinamicità coinvolgente e appassionata che la renderà speciale. E’ per questi motivi che anch’io, a proposito di coinvolgimento, scenderò in campo indossando la maglietta del Gruppo Sportivo dei Vigili Urbani perchè credo nella solidarietà umana non come mera filantropia ma come efficace antidoto contro l’indifferenza davanti all’arroganza della violenza e dell’aggressività”.
Eccola, dunque, una risposta all’inerzia e all’indifferenza. Si gioca a Mascalucia in un campo messo a disposizione in un batter di ciglio dall’amministrazione comunale. “Come famiglia Licari – ci dice Matteo, fratello dell’ispettore aggredito – siamo grati, commossi ed onorati d’avere la solidarietà di così tante persone che ci stanno accanto assieme a noi impegnandosi a tenere i lumi accesi sull’aggressione subita da Luigi perchè giustizia sia fatta”.
Ed anche se il il dolore, l’ingiustizia e le lacrime bruciano ancora per l’accaduto, una speranza fa capolino in una Catania che vuole riscatto e che ha deciso di non rassegnarsi.