CATANIA – Probabilmente ha ragione mister Moriero quando dice che “la cosa più importante era tornare alla vittoria”. Probabilmente hanno ragione anche i tifosi quando dicono a parole e fatti “che questa situazione non la meritano per l’attaccamento che hanno sempre dimostrato a questa squadra”. E, probabilmente, ha ragione anche l’ambiente quando dice che “è meglio salvarsi il prima possibile e poi sperare che si possa ripartire in ben altre condizioni”.
Il momento del Catania è complicato. Così come del resto lo è stato in queste ultime tre stagioni. C’è una graduatoria alla quale stare attenti ed una salvezza che non è ancora stata centrata. Contro la Lupa Castelli Romani, per fortuna, non si è andati in bianco ed i tre punti arrivati sono stati puro ossigeno. Domenica prossima si va, intanto, in un terreno di gioco per nulla semplice: a Benevento sarà un’altra battaglia. Ma, del resto, sarà così fino alla fine degli ultimi e residui minuti di campionato. Domenica si giocherà in un orario insolito, ovvero, alle 17.30. Fa parte del calendario di una Lega Pro che quest’anno non ha certo lesinato orari e giornate più che variabili. Il Catania ha l’urgenza di continuare a fare punti. Non sono più ammessi giri a vuoto: i rossoazurri hanno ormai esaurito i loro bonus.
A Torre del Grifo, si continua a lavorare. A sgobbare in vista del match al “Vigorito” di Benevento. Servono i gol. Serve metterla in fondo alla rete più di quanto non si sia fatto finora. Al reparto avanzato, la responsabilità di ritrovare quella via del gol che nelle ultime settimane è sembrata una via crucis. A mister Moriero il compito di galvanizzare una squadra che ha un solo obiettivo davanti: raggiungere la salvezza. Tutto il resto non conta.