CATANIA – C’è un’opposizione a Zafferana: è proprio il caso di dirlo stavolta. Con la nascita di un nuovo gruppo in Consiglio comunale, finisce la parentesi monocolore nel Comune etneo. L’anomalia del secondo mandato di Alfio Russo, eletto dovendo sfidare soltanto se stesso e il duplice meccanismo dei quorum da raggiungere a causa della defezione del candidato Alfio Barbagallo, attualmente deputato Ars, è conclusa ufficialmente. Un epilogo che era già nell’aria dopo il voto consiliare del 25 luglio scorso, quando il gruppone di maggioranza ha revocato l’incarico del presidente del civico consesso, Salvatore Sapuppo, che attualmente attende l’esito del ricorso al Tar.
Zafferana che vogliAmo. Ecco il nome del nuovo assembramento che conta già l’adesione di quattro consiglieri. Oltre a Sapuppo, fanno massa critica: Alfio Nicotra, Giuseppe Privitera e l’ex assessore alla Cultura, Angela Di Bella: l’unico esponente della Giunta a cui non è stata rinnovata la delega a seguito dell’azzeramento deciso del sindaco Russo all’indomani della Crisi Sapuppo. Lo strappo finale è avvenuto nel corso dell’ultima riunione del consiglio comunale, quando, l’ormai ex presidente, non è stato aggregato a nessuna commissione, dopo che un posto era rimasto vacante a seguito del subentro di Ignazio Coco nella poltrona più alta del civico consesso.
“Vogliamo rimettere i nostri concittadini al centro del progetto civico, che non può prescindere da un loro costante coinvolgimento diretto – affermano in una nota i quattro consiglieri – La democrazia partecipativa, rappresenta il nostro modello di riferimento nel tentativo di stimolare la collaborazione tra la città e i suoi rappresentanti, troppo spesso chiusi nei palazzi delle istituzioni, e per questo meno sensibili ad ascoltare le esigenze quotidiane della comunità amministrata”.
Una parte della nota è dedicata al sindaco Russo. “Chiediamo a gran voce – riferisco gli esponenti di Zafferana che vogliAmo – l’impiego di maggiori risorse, seguito da una necessaria razionalizzazione e programmazione che comprenda il coinvolgimento vero, concreto, reale dell’intero civico consesso e della cittadinanza tutta, nei comparti della pubblica istruzione, dei servizi sociali, dei trasporti, dell’ambiente ed ecologia e del turismo, per proiettare una volta per tutte la nostra Zafferana Etnea, nel ristretto novero dei comuni italiani virtuosi, in cui è alta e assai invidiata, la qualità della vita del cittadino”.