Centrodestra, accordo su tre comuni ma la Lega... - Live Sicilia

Centrodestra, accordo su tre comuni ma la Lega…

Oggi il tavolo regionale ha trovato la quadra su Ragusa, Siracusa e Trapani.
AMMINISTRATIVE
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PALERMO – il centrodestra siciliano chiude su Ragusa, Trapani e Siracusa. Il tavolo regionale della coalizione trova la quadra su tre città capoluogo ratificando i nomi già emersi nel corso della riunione della scorsa settimana: a Trapani correrà Maurizio Miceli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, a Ragusa Giovanni Cultrera, civico di area meloniana, a Siracusa Ferdinando Messina, espressione di Forza Italia.

 La coalizione trova dunque l’intesa anche su Trapani risolvendo l’affaire Turano. L’ex assessore è pronto a seguire il centrodestra dopo il pressing delle ultime settimane. Una scelta che gli azzurri considerano di responsabilità. Non sfugge, infatti, che due sindaci su tre sono di area Fdi. Un fatto che potrebbe indispettire gli alleati. Anche perché l’unico tema rimasto fuori dalla riunione di oggi è il futuro della città di Catania. 

La formula dorotea del comunicato unitario va a toccare questo punto.  “Abbiamo ribadito la volontà di comporre un quadro armonioso tra i partiti del centrodestra e arrivare ad una sintesi politica unitaria che rispetti la dignità politica di tutte le componenti e vada oltre le amministrative, con una visione strategica della politica in Sicilia”, si legge. Tradotto: il ragionamento unitario premierà più avanti gli alleati che hanno avuto meno. Le chance riguardano le amministrative del prossimo anno e le elezioni dirette degli organi delle redivive province. Resta un punto, però.

La partita di Catania è ancora aperta e il tavolo la affronterà soltanto mercoledì quando tornerà ad aggiornarsi. “Su Catania, la Lega ha ribadito la candidatura autorevole dell’onorevole Valeria Sudano, mentre FdI si è impegnata a dare al tavolo entro lunedì il nome del candidato”, spiega il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. Una tempistica che realisticamente sarà rispettata e che sembra confermata dalle agende di due pezzi grossi del partito: quella del responsabile organizzazione Giovanni Donzelli (lunedì a Catania) e quella del presidente del Senato Ignazio La Russa che domenica dovrebbe fare un salto nella città etnea. Restando sul pezzo si registrano le dichiarazioni del coordinatore Marcello Caruso soddisfatto per l’esito del tavolo odierno. 

“Sono stato l’artefice di questo tavolo e possiamo dire che il centrodestra ne è uscito coeso e compatto su tre capoluoghi di provincia. Anche se su Catania si attende il nome, abbiamo fatto un notevole passo avanti nelle altre città, dando prova di compattezza e coesione”, spiega il coordinatore di Forza Italia. E su chi oggi ha fatto dei passi indietro dice: “Chi ha avuto senso di responsabilità maggiore sarà premiato”. Riavvolgendo il nastro, al netto del fatto che la partita catanese sarà giocata a Roma (con Fratelli d’Italia pronta a fare il nome di Sergio Parisi se gli ultimi tentativi di Meloni su Messina non dovessero andare in porto), siamo sicuri che, come pensa qualcuno, Sudano farà un passo indietro lasciando un altro candidato sindaco (per di più nella più importante città chiamata al voto) agli uomini di Giorgia Meloni?

E se non si appellasse invece la Lega al “senso di responsabilità” dimostrato finora per chiedere in dote Catania? Una tesi corroborata nella nota della coordinatrice regionale della Lega, Annalisa Tardino. “Con grande senso di responsabilità abbiamo ribadito l’importanza dell’unità della coalizione e trovato convergenza su tre capoluoghi. Adesso, in vista della definizione del nodo Catania e delle decisioni sulle altre importanti città non capoluogo al voto, ci aspettiamo il rispetto che merita un partito nazionale al governo, come il nostro, che per la tenuta della coalizione ha rinunciato anche a Siracusa. Attendiamo mercoledì, auspicando di ricevere buone notizie dagli alleati. Dopo la nostra apertura in tutti gli altri centri, sarebbe incomprensibile non concedere la città di Catania ad una candidatura autorevole della Lega”. Chi vivrà vedrà anche se le evoluzioni del caso Terni con il Carroccio pronto a correre fuori dal centrodestra aprono a scenari imprevedibili.


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