PALERMO – Centocinquanta medici dell’ospedale Cervello hanno diffidato l’azienda ospedaliera affinché si ponga fine al trattamento di disparità rispetto ai dottori che lavorano a Villa Sofia. Pur svolgendo le stesse mansioni i medici hanno avuto in questi anni un trattamento retributivo diverso in violazione della normativa di settore e della contrattazione collettiva nazionale.
Ad assistere i medici l’avvocato Sonia Spallitta. La lettera è stata spedita ai vertici dell’azienda: al commissario straordinario Giacomo Sampieri, al direttore amministrativo Daniela Faraoni e al direttore sanitario Maria Concetta Martorana. La diffida è sul tavolo dell’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino.
“Da quanto c’é stata la fusione dei due ospedali – si legge nella diffida – soltanto i dirigenti medici provenienti da Villa Sofia hanno percepito una componente variabile della retribuzione”. “L’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” – si legge in una nota dell’azienda – non ha ancora concluso il processo di individuazione, graduazione, pesatura e affidamento degli incarichi di tipo “professionale” perché non tutti i Direttori delle Unità operative complesse hanno compilato e consegnato all’Azienda stessa le schede di individuazione degli incarichi”.