All’ospedale Cervello di Palermo è vietato nascere causa coronavirus. Il reparto di Ostetricia, un centro da 1500 parti l’anno, chiude per far spazio ai pazienti Covid e getta nell’incertezza centinaia di donne. “Stanno chiudendo da un giorno all’altro un reparto che funziona molto bene e io non so dove andrò a partorire”, si sfoga una donna al nono mese di gravidanza. “Ho completato tutte le visite e gli accertamenti ma i dottori adesso non sanno cosa dirmi perché non sanno neanche loro che fine faranno”.
Dopo la sospensione dei ricoveri, nella notte tra mercoledì e giovedì le partorienti sono state trasferite e il pronto soccorso ostetrico è stato chiuso al pubblico.
Un disagio per le centinaia di donne in dolce attesa che si rivolgono alla struttura.
La riconversione del reparto segue la chiusura del pronto soccorso pediatrico, che sarà trasferito a Villa Sofia. Il personale in corsia non parla volentieri ma lascia trapelare il malumore: “Tutto in nome dell’emergenza – ci dice un operatore sanitario – Se avessero fatto qualcosa durante l’estate non ci saremmo ridotti così”.
E ieri i sindacati Cimo-Fesmed e Aaroi Emac hanno scritto a prefetto e assessore regionale alla Salute per chiedere di ripensare questa decisione.