PALERMO – La città di Charlotte perde una grande occasione per riscattarsi agli occhi del mondo. Il commissioner della NBA, Adam Silver, ha infatti annunciato che l’edizione 2017 dell’All Star Game non verrà disputato nella città della Carolina del Nord, a differenza di quanto stabilito nei mesi scorsi. Alla base di tale scelta vi è la controversa legge dello Stato del North Carolina, chiamata ‘House Bill 2’, considerata discriminatoria nei confronti della comunità LGBT. La norma obbliga infatti le persone transgender a utilizzare i servizi igienici pubblici in base al sesso che compare sul loro certificato di nascita. Nel comunicato diffuso da Silver, in cui viene annunciata la decisione della lega cestistica americana, si legge che “nei mesi scorsi la Nba e gli Charlotte Hornets hanno lavorato per cercare di ottenere insieme una risoluzione positiva della vicenda”. Tuttavia, nulla di tutto ciò si è verificato, così la franchigia di cui è co-proprietario Michael Jordan perde anche una grande occasione per poter guadagnare una vera e propria montagna di dollari, viste le decine di milioni che sarebbero entrate nelle casse degli Hornets per organizzare l’evento.
Il commissioner della NBA ha dato l'annuncio dopo l'approvazione di una legge considerata discriminatoria.
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