Cibali, terreni lavici in vendita: timori sul futuro dell'area

Cibali, terreni lavici in vendita: timori sul futuro dell’area

Una lettera al parroco del San Luigi per liberare una parte data in concessione, scatena le preoccupazioni dei residenti.
CENTRO DIREZIONALE
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CATANIA – Una richiesta che riapre tanti interrogativi. E scatena tante domande e preoccupazioni negli abitanti della zona di Cibali.

L’area libera di Cibali

Si torna a parlare della zona sciarosa alle spalle di via Sabato Martelli Castaldi, area libera all’intero di un quartiere popolare e popoloso sulla quale, da decenni, pendono progetti edilizi. L’ultimo, quello per realizzare quatto palazzine per il social housing. Era il 2018 quando la Giunta approvò la variante per realizzare alcuni edifici da destinare all’edilizia sociale. Nel 2020, poi, la notizia della volontà, da parte del Centro direzionale, di cedere i terreni che, per via di un antico credito, sembravano diretti verso il patrimonio della Regione (a cui abbiamo chiesto delucidazioni). Da allora il silenzio. Fino a oggi.

La lettera al parroco

Il Centro direzionale Cibali chiede la liberazione di alcuni terreni concessi in comodato d’uso. Deve vendere, e il committente vuole le aree libere. “Il Consorzio Centro direzionale Cibali in liquidazione, sta procedendo alla vendita di un lotto di terreno tra Via sabato Martelli Castaldi e via Teano, inclusa l’area concessa in comodato. Al fine di adempiere a quanto richiesto dall’acquirente, ossia aree libere da qualsiasi tipologia di vincolo, il consorzio nella persona di Tito Musso è costretto a revocare con effetto immediato la concessione in comodato gratuito bella porzione di terreno alla chiesa di San Luigi Gonzaga, così come descritto nel contratto stipulato tra le parti in data 15 maggio 2014”. Questo si legge nella lettera inviata al parrocco del San Luigi. Già, perché negli anni di abbandono, una porzione dei terreni è stata curata e abbellita, oltre a essere diventata “parte” esterna della parrocchia del viale Mario Rapisardi proprio in virtù di una concessione in comodato d’uso. Non più valida, però.

Le preoccupazioni montano

Il terreno dovrà essere liberato entro sei mesi. Quanto realizzato negli anni dagli abitanti della zona, dovrà sparire. Le piante, gli alberi, l’altarino e quell’area utilizzata spesso proprio dalla parrocchia per alcune manifestazioni religiose. “Adesso l’area è in vendita – afferma una di loro – e noi siamo preoccupati che qui possano sorgere costruzioni. Con gli eventi atmosferici sempre più violenti – aggiunge – quest’area sciarosa ha sempre costituito una sorta di baluardo contro le inondazioni. Ci chiediamo come si possa immaginare ancora cemento”. Nonostante alcune importanti caratteristiche dell’area, naturalistiche, storiche e sociali, sembra che saranno proprio palazzi a sorgere. “C’è una conferenza di servizi aperta – spiega il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani che sottolinea come sia difficile intervenire sui diritti acquisiti di edificabilità.

“Orti di Cibali”

La questione, dunque, torna di prepotente attualità. Non solo per le alluvioni. Così come aperti restano moltissimi interrogativi relativi, ad esempio, al coinvolgimento del consiglio comunale in un’eventuale scelta urbanistica. Già in occasione del vicino supermercato, sulla cui realizzazione è scoppiata una polemica che portò, temporaneamente, alla sospensione dei lavori, il senato cittadino non fu interpellato. Senato che, nel gennaio 2019, si è espresso per la realizzazione di un parco urbano. Gli “Orti di Cibali.

La mozione approvata dal Consiglio

La mozione fu presentata dal Movimento 5 Stelle e illustrata in aula dal consigliere Graziano Bonaccorsi. Nel documento redatto dai consiglieri del movimento si ricostruisce come il proprietario del Consorzio Cibali sia soccombente contro l’assessorato regionale all’Economia della Regione Siciliana, a seguito di una sentenza della corte di Cassazione del 2017. “Sicilcassa Spa – si legge nel documento – a fronte di tale vicenda, pare abbia offerto alla Regione Siciliana la cessione bonaria di un’area di terreno ubicata in Catania, in zona Cibali, pari ad una estensione di quasi 18 ettari, attualmente di poprietà del Consorzio Centro direzionale Cibali. “Poiché la città di Catania è in deficit e di quasi 2 milioni di metri quadrati di verde pubblico – si legge ancora, i consiglieri chiedono di realizzare un parco urbano nell’area nell’intera estensione di terreno ubicato in zona Cibali. Il Consiglio si è espresso, dunque, sul futuro dell’area: un parere non certo vincolante, ma di fatto esplicativo della volontà del senato cittadino. “Questa situazione è ancora molto ingarbugliata – sottolinea il consigliere Bonaccorsi. Il nodo Cibali va ancora sciolto e non bisogna abbassare l’attenzione – prosegue – e, in merito alle aree, il Consiglio si è già espresso”.


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