Caso via Dilg, la ditta di costruzioni: "Il Comune compri il nostro terreno" - Live Sicilia

Caso via Dilg, la ditta di costruzioni: “Il Comune compri il nostro terreno”

Le parole dell'avvocato Salvatore Cittadino

CATANIA – “Il Comune di Catania acquisti, a prezzo di mercato, il lotto edificabile con il progetto approvato”. La proposta arriva dall’avvocato Salvatore Cittadino, legale della Afedil costruzioni. La ditta, cioè, che ha recentemente ottenuto il permesso di costruire una palazzina in via Dilg, a Cibali, in un terreno noto per la presenza, lì sotto, della sorgente d’acqua del quartiere.

Dopo una battaglia legale durata più di un ventennio e un fiorire di pareri, passi indietro e passi avanti, l’edificazione proposta da Afedil potrà essere realizzata. Ma il caso è, nel frattempo, arrivato in Consiglio comunale e nelle commissioni di competenza. Generando, in ultima istanza, la proposta avanzata da Graziano Bonaccorsi (Movimento 5 stelle) e condivisa da Orazio Grasso (Movimento per l’autonomia): offrire ad Afedil la possibilità di edificare altrove, su un altro terreno, lasciando libera via Dilg.

“L’ultima proposta è totalmente fuorviante”, scrive Cittadino in una nota indirizzata a LiveSicilia. “Una cessione di cubatura è giuridicamente impraticabile“, dice il legale, aggiungendo che “Afedil non è proprietaria in zona di altri lotti edificabili, quindi si ipotizza il nulla”. Come si potrebbe costruire altrove, dice insomma il legale, se un altrove non c’è?

“I consiglieri, che tanto hanno a cuore il condotto sotterraneo, senza avvedersi che è stato già distrutto dalla Circumetnea e delle numerose costruzioni tranquillamente autorizzate prima del rilascio del primo permesso di costruire alla Afedil, e senza protesta di nessuno, possono fare solo una unica proposta praticabile che coinvolga il Comune e che, in qualche modo, li autorizzi a inteloquire”. E cioè: “Suggerire al Comune di Catania, che in questi lunghissimi anni ha avuto solo un atteggiamento ostruzionistico, fino all’inverosimile, di acquistare a prezzo di mercato il lotto edificabile, con il progetto approvato”.

Per l’avvocato Salvatore Cittadino, è la compravendita tra il pubblico e il privato l’unico modo per “parzialmente ricompensare la lotta ultraventennale della Afedil”. Una battaglia per una costruzione che evidenzierebbe, dice il legale, quanto la ditta non abbia “santi in paradiso”. Una frecciatina, poi, arriva ai residenti della zona, che da sempre si oppongono alla nuova costruzione: loro “hanno sempre condizionato e continuano a condizionare l’operato della pubblica amministrazione, con campagne di stampa e discutibili iniziative politiche, alimentate solo dal desiderio di potere avere consenso e di accontentarli”.

Una stilettata dopo l’altra per concludere, ancora una volta, che l’impresa che vuole costruire è “l’unica vittima di questa vicenda”. Un dato da leggere alla luce delle, ormai diverse, sentenze della giustizia amministrativa catanese che hanno obbligato gli uffici di via Biondi a concedere il permesso di costruire.


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