PALERMO – “Non si comprende l’utilità di questa proposta di legge. I dirigenti di terza fascia sia nella riforma proposta dal governo che prevede il loro passaggio alla fascia unica che nella proposta dei sindacati che prevede, mantenendo l’attuale ordinamento, il loro passaggio in seconda fascia potranno essere tutti indistintamente incaricati quali dirigenti generali”. Lo dichiarano Daniele Passanisi e Fabrizio Lercara, segretario generale Cisl Fp Sicilia e responsabile dipartimento del personale dipendente della Regione della stessa sigla sindacale che contestano il disegno di legge delle dirigenza regionale.
“Infatti, i dirigenti di terza fascia sia nella prima che nella seconda ipotesi vedrebbero modificato il loro status passando da uno nel quale non avrebbero possibilità di incarico di funzioni di dirigente generale in un altro dove invece lo avrebbero”, aggiungono i sindacalisti.
“In conclusione, se è stata superata, da successive intese, la parte dell’accordo Stato-Regione che prevede una procedura selettiva per titoli ed esami per superare il problema della terza fascia, non si capisce perché non è possibile farla valere anche per lasciare l’attuale ordinamento e prevedere il passaggio dei dirigenti di terza fascia alla seconda con un impatto ordinamentale pari a zero, a differenza del passaggio alla fascia unica che necessita di un forte adeguamento ordinamentale e contrattuale”.

