PALERMO – I clienti andavano trattati bene. Un cliente insoddisfatto era una pessima pubblicità per l’organizzazione. Che non aveva a che fare con ragazzini in cerca dello sballo del sabato sera.
Tra i fornitori di droga della banda c’era anche un tale Raimondo che non è stato ancora identificato. Con lui Antonino Lucera prendeva accordi: “…Raimò ma l’erba l’hai?… mi devi fare 100 euro…per domani mattina, gliela devo dare all’infermiere… oppure, lo sai che facciamo, cugino?… chiuditi la portiera, aspetta… eppure, lo sai che facciamo?…la prepari, 200 euro, e domani mattina, me la scendi tu al lavoro…così, lo sai che facciamo?…ti presento a questo picciotto……ed ora, qualche cosa da fumare me la devi dare, perché devo uscire…”.
Poi gli spiegava come trattare i clienti: “.. ti sto dicendo, domani mattina… no, ci diamo direttamente appuntamento là…dov’è che mi hai visto, che io ti ho detto che lavoro… e ti presento a questi… però, infermieri, che… tu sei mio cugino… però, li devi trattare bene… tu li tratti bene, gli dai il numero… e te li faccio fare tutti a te… e vedi che loro sono… picciotti… signori, sono cristiani di 40 anni, no picciutteddi a 20 anni, come a noi… cose serie, che quello ti dice, questa sera, entri in ufficio, vieni… me la devi prendere… devo fumare, perché devo uscire… ti aspetto al Morello… venti euro…e gliela levi a loro, domani mattina…gliene fai 80”.
Solo roba buona, “però come i cristiani, cugino… di più, perché, ti rimangono come clienti, sangù… quello, se è il caso… lui è uno… che poi loro… che se ne vanno all’altro paese, fanno sali e scendi…e sono altri quattro…e fumano tutti…e quindi se lo comprano pure gente fuori… ma io gliel’ho detto che è cara… questo mi disse, cugino… se l’erba è bella, io non ne ho problema… gli levi un grammo ad una stecca… e andiamo, così, dopo me ne vado… e allora ce la facciamo assieme…”.
