La tavola degli italiani è sempre più a rischio infezioni. Il dato preoccupante emerge da un recente rapporto di Coldiretti, che fa il punto della situazione sugli avvisi di sicurezza emessi negli ultimi dodici mesi.
A partire da inizio 2018, il ministero della Salute ha annunciato quasi quotidianamente il ritiro di uno o più alimenti dal mercato, a causa di batteri, infezioni o altri elementi rischiosi rinvenuti dopo il completamento della produzione. Ma l’associazione che unisce i coltivatori italiani cerca di rivendicare il proprio primato, sottolineando come gran parte dei cibi pericolosi siano tutti di origine straniera. Così, è stata redatta una vera e propria “black list”, un elenco che nasce con l’obiettivo di mettere in guardia i consumatori del nostro paese, nel riempire i propri carrelli.
In cima alla lista nera troviamo il pesce della Spagna, segnalato ben 24 volte nel solo 2018, per l‘eccessiva presenza di mercurio. Seguono le ostriche vive della Francia, per il Norovirus e il pollo della Polonia per Salmonella enterica. L’elenco prosegue poi con il pesce della Francia, più volte rinvenuto carico di vermi parassiti come l’Anisakis. Occhio anche alle nocciole della Turchia e dell’Azerbajian, alle arachidi dell’Egitto, tutte citate nella lista per il rischio aflatossine. Infine, il report di Coldiretti ribadisce la pericolosità relativa al batterio dell’Escherichia Coli, entrato più volte nel nostro paese, tramite il manzo refrigerato e il pollo del Brasile, nonché attraverso le cozze della Spagna.