TORINO – “Non mi sento responsabile di quel gesto, che ha causato così tanto dolore e così tanta sofferenza. Ma sono consapevole di avere sbagliato nei giorni successivi: la paura e il poco coraggio mi impedirono di trovare la forza di raccontare e denunciare”.
È la dichiarazione spontanea resa oggi in tribunale a Torino da Sara C., la ragazza maggiorenne imputata per il caso del ferimento dello studente palermitano Mauro Glorioso: il giovane, nella notte fra il 20 e il 21 gennaio 2023, fu colpito da una bicicletta lasciata cadere dal bastione dei Murazzi del Po da un gruppo di ragazzini mentre attendeva di entrare in una discoteca.
Colpito da una bici e paralizzato
Sara, difesa dagli avvocati Federico Milano ed Enzo Pellegrin, ha spiegato che al momento del lancio non era con gli amici ma era in disparte.
Degli altri componenti del gruppo, i tre minorenni sono stati condannati in appello; per un quarto, già maggiorenne all’epoca del fatto, la Cassazione ha annullato ‘con rinvio’ la sentenza ordinando un nuovo passaggio davanti ai giudici piemontesi, che è in programma il 31 gennaio.