70enne colpito da un fulmine in spiaggia: l'incredibile salvataggio

70enne colpito da un fulmine in spiaggia: l’incredibile salvataggio

Il cuore ha ripreso a battere dopo 30 minuti

Momenti di terrore sulla spiaggia di Ponte d’Oro, a Piombino (Livorno), quando un fulmine ha colpito in pieno un uomo di 70 anni durante un violento temporale estivo.

La scarica elettrica lo ha mandato in arresto cardiaco per circa mezz’ora, finché l’intervento tempestivo dei soccorritori non è riuscito a salvargli la vita.

L’episodio si è verificato intorno alle 11 di domenica 3 agosto. Il maltempo, giunto all’improvviso, ha costretto i bagnanti a lasciare in fretta l’arenile, tra raffiche di vento, tuoni fragorosi e lampi a pochi metri dalla riva.

Come sta l’uomo centrato in spiaggia da un fulmine

Secondo il racconto dei presenti, mentre la maggior parte delle persone cercava riparo, l’uomo è stato centrato da una scarica elettrica e si è accasciato a terra privo di sensi.

Immediata la chiamata ai soccorsi: medici e operatori del 118 hanno avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare, lavorando senza sosta per quasi 30 minuti. Solo allora il cuore ha ripreso a battere e la vittima ha ricominciato a respirare.

Trasportato d’urgenza in elisoccorso all’ospedale di Siena, il 70enne si trova tuttora ricoverato. Come riferisce l’Ansa, la Asl Toscana Nord Ovest ha confermato che le condizioni restano monitorate, sottolineando come la rapidità dei soccorsi sia stata decisiva per evitare il peggio.

spiaggia

Cosa fare se un temporale con fulmini ti sorprende in spiaggia: le regole salvavita

Se durante una giornata in spiaggia si scatena un temporale con fulmini, è fondamentale agire con prontezza per ridurre i rischi.

La prima regola è allontanarsi immediatamente dall’acqua, perché il mare e la sabbia bagnata possono condurre la scarica elettrica anche se il fulmine cade a distanza.

Bisogna lasciare l’arenile il prima possibile e cercare riparo all’interno di un edificio solido o, se non disponibile, all’interno di un’auto con porte e finestrini chiusi.

Rimanere in zone aperte, su pontili, dune, scogli o punti elevati aumenta notevolmente il pericolo, così come sostare vicino a oggetti metallici, come ombrelloni, sedie pieghevoli, canne da pesca o torrette di salvataggio, che possono attrarre le scariche.

Se non si riesce a trovare un riparo sicuro, la posizione più protetta è accovacciarsi con i piedi uniti e la testa bassa, evitando di sdraiarsi per non aumentare la superficie di contatto con il terreno.
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