Taglieggiavano imprenditori nella zona dei Nebrodi fin quando una delle vittime ha deciso di collaborare con gli inquirenti. I carabinieri hanno arrestato stamani a Messina tre presunti affiliati al clan mafioso dei Bontempo Scavo. Sono accusati di estorsioni ai danni di imprenditori. In manette sono finiti Saverio Giuseppe Baratta di 34 anni; Marcello Coletta di 30, e Francesco Papa, 32 anni. A Baratta il provvedimento è stato notificato in carcere dove si trovava perché arrestato nel corso dell’Operazione Icaro.
L’attività investigativa, iniziata nel 2006, è andata avanti fino ad oggi con pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche, permettendo di accertare che i tre arrestati avevano preso di mira i titolari di due imprese di costruzioni edili di Patti e Brolo. Ad avvicinare gli imprenditori sarebbero stati inizialmente Baratta e Coletta che, sfruttando il loro legame con il clan dei Bontempo Scavo, avrebbero chiesto alle vittime il pagamento rispettivamente di 2 mila euro e di 5.500 euro. Dopo l’arresto di Baratta, ad affiancare Coletta sarebbe stato Francesco Papa. Un forte impulso alle indagini è arrivato dalle dichiarazioni di uno degli imprenditori che, esasperato, ha iniziato a collaborare con i carabinieri; il secondo imprenditore è stato invece indagato per favoreggiamento.
Nel corso dell’operazione i militari hanno arrestato una quarta persona con l’accusa di coltivazione di droga, Cristian Saggio Scaffidi, di 23 anni. Nella sua abitazione i militari hanno trovato una decina di piantine di marijuana. A Scaffidi, che non risulta affiliato al clan mafioso, sono stati concessi i domiciliari. A.C.