Come si dice 'malafiura' in inglese?

Come si dice ‘malafiura’ in inglese?

Commenti

    Non vedo la malafiura….ai rigori è piufortuna che bravura, entrambe le squadre hanno giocato bene per arrivare in finale. Noi siamo stati un po più bravi e giustamente abbiamo vinto

    Beh, direi che prima di commentare un articolo bisognerebbe leggerlo.

    E’ soltanto una razza maleodorante dei pub senza stile.
    Li abbiamo visti in azione, i cari sudditi, mentre bruciavano le bandiere italiane, li abbiamo sentiti mentre fischiavano l’inno di Mameli, li abbiamo ascoltati mentre berciavano contro i calciatori di colore, colpevoli di avere sbagliato i rigori finali.
    Li abbiamo visti i calciatori della nazionale inginocchiarsi in memoria dell’americano Floyd ma, dopo un contrasto di gioco, rifiutare la stretta di mano dell’avversario.
    Li abbiamo visti mentre ci deridevano, loro ex maestri di fair play e oggi cascatori di lusso, provocatori di censo. Li abbiamo visti mentre sfilavano sul podio per ritirare la medaglia d’argento e, un secondo dopo, se la toglievano dal collo, con disprezzo massimo di quell’onorificenza.
    Abbiamo visto la famigliola Windsor, il principe duca, la duchessa e l’erede george svignarsela al momento delle premiazioni. Abbiamo visto David Beckham, Kate Moss and Tom Cruise, ghignare al gol di Shaw, come a dire «elementare Watson» e poi nascondersi nel canneto della tribuna autorità, nel ruolo di comparse silenziose.
    Nessuno di questi “gentleman” si è degnato di pronunciare una sola parola sui fischi a Mameli e nemmeno hanno provato vergogna per le bandiere date alle fiamme e l’assalto nelle strade attorno a Wembley.
    È l’Inghilterra che continua a vivere sulla sua isola, è il Paese fiero di essere uscito dall’Europa e che si merita di stare lontano dallo stesso continente, non perché ci sia di mezzo la Manica ma proprio per il modo inurbano di vivere, di agire e di pensare. L’impero non è più al centro del mondo, resistono i Windsor, rischiando spesso di finire in caricatura, come memorabilia da collezionisti o personaggi da cartoon. L’attesa di questa finale è stata il simbolo di un popolo che ritiene ancora di essere superiore al resto del mondo, considerato un’enorme colonia che usa, per l’appunto, l’inglese come koiné e lingua universale. Hanno pensato che l’Unione Europea fosse come il Commonwealth, hanno rifiutato l’euro, hanno conservato la guida a destra, non hanno modificato lo stampo di fabbrica che il football illustra al meglio, saccenti e razzisti, quarantatré anni dopo l’esordio in nazionale del primo ragazzo nero, Viv Anderson. La forma sopra la sostanza, i riti di corte, i cani di Elisabetta II, il the alle cinque, la sbronza alle sette, le elezioni al giovedì, la paga al venerdì, Wembley abbattuto e ricostruito. Se hanno voglia di vedere e toccare la coppa dei campioni d’Europa, li aspettiamo a Roma. Necessaria la quarantena e l’ovvio pagamento del biglietto di ingresso. Oh yes.

    I fischi all’inno nazionale della squadra avversaria non sono una novità; ancora ricordo la faccia indignata e gl’insulti in mondovisione di Diego Maradona quando alla finale di Italia ’90 noi fischiammo l’inno di un Paese la cui popolazione è in buona parte composta da discendenti di italiani sol perché avevamo perso la semifinale ai rigori. L’assalto ai tifosi italiani da parte degli inglesi ubriachi fa parte della bestialità del tifo. Ma il gesto dei giocatori professionisti inglesi che si tolgono dal collo la medaglia del secondo posto durante la premiazione è uno dei gesti più schifosi cui abbia assistito in tanti anni di tifo. Esso esprime il disprezzo più totale dei valori dello sport, dei vincitori, di chi ti ha appena premiato e di tutti quelli che sono arrivati terzi, quinti, ultimi. I giocatori sono professionisti e non possono ostentare la propria delusione in favore di telecamera per un risultato che non è da disprezzare. Qual è il messaggio che lanciano ai propri giovani tifosi ? Infine, e trovo strano che tu non l’abbia notato, non posso sottacere la royal malafiura di due soggetti destinati a diventare i Reali d’Inghilterra. Che bella scenetta quella della Royal Couple (con il piccolo George agghindato alla partita in giacca e cravatta) che esultano regalmente al gol iniziale della loro squadra, ma che poi si defilano come la totalità dei commoners quando vengono premiati i vincitori e (soprattutto) gli sconfitti. Qual è il messaggio per un ragazzino che un giorno sarà Re d’Inghilterra ? What a trunz of royal bad figure. Shame on you. Viva Meghan.

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