PALERMO– L’arresto di Bernardo Provenzano dopo 43 anni di latitanza ha avuto un ”significato eccezionale”: ”Provenzano era la rappresentazione, il simbolo dell’invincibilità della mafia. Avere distrutto quel mito è stata una vittoria per lo Stato. Sotto questo profilo il risultato è stato eccezionale e si cominciava ad avere speranza nel cambiamento”. Lo ha affermato il presidente del Senato, già procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso. Con il passaggio da procuratore a presidente del Senato – ha aggiunto Grasso, parlando durante la presentazione del libro di Vincenzo Spadafora ”La Terza Italia – Manifesto di un paese che non si tira indietro” – ”non ho cambiato i miei obiettivi: la legalità, la ricerca della verità e la giustizia si possono raggiungere sia facendo il magistrato e sia facendo politica, anche se gli strumenti cambiano. Noi siamo pronti al cambiamenti”. ”Il paese – ha osservato il Presidente del Senato – ha bisogno di una rivoluzione etica, ha bisogno di recuperare i valori morali. Oggi assistiamo a un individualismo sfrenato, i fatti che ci racconta la cronaca non sono modelli ed esempi per i giovani. C’è bisogno di costruire dalle fondamenta le basi della democrazia e costruire un’aggregazione giovanile”.
(Fonte ANSA)