Gli incontri elettorali di Antinoro| Falsa testimonianza, due condanne - Live Sicilia

Gli incontri elettorali di Antinoro| Falsa testimonianza, due condanne

Il Palazzo di giustizia di Palermo

I loro racconti cozzavano con quelli di un collaboratore. L'eurodeputato uscì indenne dal processo.

PALERMO – Tra assoluzione nel merito e prescrizione il protagonista era uscito indenne dal processo principale. Oggi sono stati condannati i due imputati presenti agli incontri elettorali di Antonello Antinoro. Due anni ciascuno di carcere, pena sospesa, sono stati inflitti a Franco Scancarello e Giovanni Allegra. Erano accusati di avere reso falsa testimonianza.

Per Antinoro, nei mesi scorsi, è stato dichiarato insussistente il reato di voto di scambio politico-mafioso ed è arrivata la prescrizione per quello di corruzione elettorale. Si è chiusa così in appello la storia di un processo dal percorso tormentato nei confronti dell’ex europarlamentare.

La ricostruzione dell’accusa si basava su due incontri avvenuti a marzo e aprile del 2008, prima delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e del Parlamento, tra Antinoro e alcune persone, all’epoca incensurate, ma sospettate di essere legate a Cosa nostra: Agostino Pizzuto, Antonino Caruso e Vincenzo Troia. Nel corso di quegli incontri Antinoro avrebbe promesso e poi pagato una somma compresa tra i 3000 e i 5000 euro per assicurarsi cinquanta voti. La difesa tuonò contro l’accusa, spiegando, carte alla mano, che alcuni dei personaggi citati nella ricostruzione della Procura non andarono neppure a votare. E bollarono come “falsa” la storia dei soldi pagati da Antinoro. Si trattò di rimborsi per il volantinaggio.

Era stato un collaboratore, Michele Visita, a raccontare di aver partecipato a quegli incontri elettorali. La ricostruzione di Visita non coincideva con quella di altre due persone. La testimonianza in aula di Franco Scancarello e Giovanni Allegra fu bollata come falsa. E scattò così l’incriminazione. Ora è stato il giudice per l’udienza preliminare Fabrizio Anfuso a condannarli a due anni ciascuno di carcere. I due imputati hanno beneficiato della sospensione condizionale della pena.


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