PALERMO – Proseguono senza sosta le ricerche in mare di Massimiliano Perricone e Salvatore Zarcone, i ragazzi di trent’anni che domenica 24 marzo sono usciti a bordo della loro barca in vetroresina per una battuta di pesca con l’amico Davide Arena. Quest’ultimo è stato trovato senza vita il pomeriggio stesso, ma degli altri due giovani, a distanza di una settimana, ancora nessuna traccia. Il mare ha fino adesso restituito soltanto qualche indumento dei ragazzi: un giubbotto che apparterrebbe a Massimiliano ed una scarpa di Salvatore, entrambi riconosciuti dai genitori degli sfortunati diportisti.
Negli scorsi giorni le ricerche erano state favorite dalle condizioni meteorologiche, ma tra ieri ed oggi i mezzi navali ed aerei hanno dovuto far fronte al mare mosso e al vento. Le ricerche al momento sono anche minacciate da una leggera pioggia. Le motovedette al lavoro oggi, sono in tutto sette, tra quelle della guardia costiera e dei vigili del fuoco, che si muovono dalla Bandita – il porticciolo dal quale i ragazzi erano salpati – fino a Cefalù. In azione ci sono anche due elicotteri che tentano di individuare dall’alto qualche traccia riconducibile a Zarcone e Perricone, amici fraterni e colleghi di lavoro.
Da stamattina, inoltre, a monitorare la vasta area c’è un aereo della guardia costiera ad ala fissa Piaggio proveniente dalla base di Pescara. Negli ultimi giorni sono anche venuti a galla diversi detriti che però non apparterrebbero alla piccola imbarcazione di tre metri e mezzo su cui si trovavano i tre giovani, che era di colore rosso amaranto all’esterno e bianca all’interno.