CATANIA – I commercianti aderenti a Confcommercio commentano positivamente l’iniziativa del Sindaco di proporre una riduzione delle municipalità dalle attuali 10 a sole 4, nella logica della riduzione della spesa pubblica. L’associazione, in una nota, spiega che si tratta di “un punto d’incontro, ed è il caso di dire finalmente, tra la Confcommercio di Catania e l’amministrazione Stancanelli, che la scorsa settimana era stata criticata dall’associazione dei commercianti per l’assenza del piano commerciale e per la mancata concertazione in merito al piano della viabilità adottato dalla Giunta municipale”.
“Il nostro atteggiamento -spiega Giovanni Saguto Presidente As.Com.-Confcommercio Catania – è assolutamente imparziale e costruttivo al tempo stesso. Quando avanziamo delle critiche non lo facciamo mai per partito preso e, pertanto, non abbiamo remore né a muovere critiche nè ad esprimere condivisione, come in questo caso, per iniziative positive che l’amministrazione porta avanti. Abbiamo lamentato la mancanza del piano commerciale e la mancata partecipazione nella definizione degli obiettivi che costituiscono il presupposto del piano della viabilità, ci sentiamo in dovere di sostenere l’iniziativa di Stancanelli per la riduzione delle municipalità. E’ un provvedimento che ci auguriamo il Consiglio Comunale approvi al più presto, in modo che sia efficace già dalla prossima tornata elettorale comunale. D’altronde era una delle richieste che avanzammo ai candidati sindaci nel 2008”.
L’associazione aggiunge che le municipalità avrebbero dovuto rappresentare lo strumento per rispondere alle esigenze del cittadino in modo più celere ed efficace, raccogliendone le istanze in modo diretto quartiere per quartiere. Ma, sostiene il vice direttore provinciale di Confcommercio Francesco Sorbello “Fondamentalmente non hanno potuto rispondere alle istanze del territorio sia per mancanza di deleghe sia per mancanza di risorse economiche. Catania, inoltre, conta più municipalità di Palermo dove sono otto; Palermo, però, conta oltre 650 mila residenti, ovvero più del doppio di quelli di Catania. Una prima cura dimagrante fu fatta negli anni 90 portando le municipalità da 17 a 10. Questo nuovo taglio è davvero opportuno ed auspicabile. Sarà importante definire bene le deleghe e stabilire gli strumenti, non ultimi quelli finanziari, affinché le municipalità siano enti operativi. Forse, in un futuro prossimo, con norma dello Stato e della Regione sarà opportuno riconsiderare in diminuzione anche il numero dei consiglieri comunali e dei deputati nazionali, sulla stessa stregua della riduzione dei parlamentari regionali”.