SCIACCA (AGRIGENTO) – La collocazione mediterranea diventi punto di forza dell’identità regionale siciliana. È questo il tema forte che sarà sviluppato lunedì 6 e martedì 7 novembre al Verdura resort di Sciacca in occasione della terza conferenza di sistema regionale di Confcommercio Sicilia.
Dopo Marsala e Siracusa, dunque, la scelta è caduta sul centro agrigentino il cui territorio è in grande fermento dopo il riconoscimento di capitale della Cultura per l’anno 2025. La conferenza regionale, che ricalca l’impronta dell’appuntamento nazionale di fine settembre in Sardegna, assume, per Confcommercio Sicilia, un significato preponderante.
Una crisi senza fine
Perché tutte le articolazioni del sistema, si confronteranno per tracciare il bilancio del lavoro svolto, con particolare riferimento agli aspetti della ripartenza, dopo gli anni pesanti della pandemia, e a tutto ciò che, invece, dovrà essere effettuato nei mesi a venire, per quanto riguarda il sostegno alle imprese toccate duro dagli effetti di “crisi permanente” che vede rincorrersi emergenza su emergenza.
“Siamo all’alba di una nuova geografia mondiale”
“C’è chi l’ha chiamata de-globalizzazione, chi l’ha chiamata ri-globalizzazione, chi nuova globalizzazione – chiarisce il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – . Di sicuro, siamo all’alba di una nuova geografia mondiale della politica e dei mercati, dove globale e locale si incrociano e si ricompongono in maniera inedita”.
Al momento del lunedì pomeriggio riservato a direttori, dipendenti e dirigenti del sistema territoriale Confcommercio Sicilia, farà da contraltare la fase istituzionale del martedì mattina dove, tra l’atro, è prevista la presenza del vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, e degli assessori regionali alla Famiglia e alle Politiche sociali, Nuccia Albano, al Turismo, Elvira Amata, alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e alle Attività produttive, Edi Tamajo.