PALERMO – “La decisione di aumentare la tassa di soggiorno e di farlo già dai prossimi mesi è inaccettabile. Già a febbraio con un documento interassociativo avevamo sottolineato la gravità di questa proposta”.
Confesercenti Palermo boccia l’aumento della tassa di soggiorno, decisa alla vigilia del primo maggio e “senza nessuna concertazione con le parti sociali”. “Non si può caricare sulle imprese e sul comparto turistico, la gestione fallimentare della Rap, lasciando indisturbati gli evasori e rivalendosi, come ogni anno di questo periodo, sulla tassa di soggiorno per ragioni di bilancio”, dice la presidente di Confesercenti Francesca Costa.
“È come se avessimo a che fare con un interlocutore strabico: da una parte discutiamo di destagionalizzazione e allungamento dei tempi di permanenza dei turisti, dall’altra per ragioni di bilancio si attuano politiche che vanno esattamente nella direzione opposta. Auspichiamo pertanto un intervento da parte dell’Amministrazione per rimodulare le posizioni assunte” aggiunge. “Per quanto riguarda la tassa di soggiorno abbiamo già spiegato i rischi di un aumento eccessivo dell’imposta, soprattutto se non annunciato per tempo; dall’altra parte anche l’aumento della Tari avrà un peso di non poco conto per le imprese. Basta dire che un caffè di 50 metri quadri si troverà a pagare circa 100 euro in più all’anno di tassa per i rifiuti”, dice Costa.