Arance di Ribera, Daino: "Aziende al collasso per la siccità"

Consorzio arance di Ribera, Daino: “Aziende al collasso per la siccità”

Le richieste del rappresentante dei produttori
L'EMERGENZA
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RIBERA – “La perdurante siccità sta portando le nostre aziende al collasso, la produzione è a rischio, e lo sono anche centinaia di posti di lavoro”. Lo dice Salvatore Daino, presidente del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop, che con il marchio “Riberella” raggruppa oltre 300 imprese agricole e più di un migliaio di ettari coltivati ad agrumeto.

Emergenza, l’incontro

Insieme ad una delegazione di produttori, Daino ha incontrato il commissario per l’emergenza siccità Dario Cartabellotta e quello del Consorzio di bonifica Agrigento 3 Baldassare Giarraputo, ai quali hanno chiesto iniziative urgenti per erogare l’acqua alle campagne in tempi e modalità di distribuzione certi. I soci del consorzio “Riberella” sono pronti ad adottare forti iniziative di protesta, e hanno anche intenzione di promuovere un presidio ad oltranza davanti Palazzo d’Orleans, sede del presidente della Regione Siciliana.

Le richieste

“La situazione è drammatica, abbiamo bisogno di risposte convincenti, il fallimento del comparto rischia di mettere in ginocchio l’economia dell’intero territorio, con danni incalcolabili”. aggiunge Daino.

Gli agricoltori del comprensorio di Ribera hanno chiesto la realizzazione di nuove opere urgenti, a partire da una nuova diga che sorga a monte del fiume Sosio Verdura e che consenta il riempimento della diga Castello, il cui utilizzo al momento è riservato esclusivamente agli usi civici, ad eccezione di un’irrigazione di soccorso accordata nei giorni scorsi su richiesta dei sindaci del comprensorio.

Il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo è preoccupato che da questa situazione possano generarsi tensioni sociali: “I nostri agricoltori sono esasperati. Più volte abbiamo chiesto all’Autorità di bacino indicazioni precise sui volumi d’acqua da destinare alla nostra agricoltura. Temiamo danni economici incalcolabili e forti proteste per la siccità“.


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