Conte alla rovescia: il futuro del governo Draghi - Live Sicilia

Conte alla rovescia: il futuro del governo Draghi

Il governo di unità nazionale con tutti dentro, tranne FdI e Sinistra Italiana, arriva con molta probabilità al capolinea

Il dado è tratto e il Rubicone varcato. Ora è tutto nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mario Draghi è infatti salito immediatamente al Colle dopo la decisione del Movimento 5 Stelle di non votare il dl Aiuti in Senato, lasciando l’Aula. Il governo di unità nazionale con tutti dentro, tranne FdI e Sinistra Italiana, arriva con molta probabilità al capolinea. Perdendo il gruppo parlamentare più grosso, che nelle scorse settimane aveva comunque subito lo smottamento dell’area Di Maio, saltano anche le ragioni di una convergenza politica amplissima dettata dalla necessità di portare l’Italia fuori dal Covid e di centrare gli obiettivi del Pnrr. Ma anche le ragioni dell’alleanza tra Pd e pentastellati.

Giuseppe Conte, capo politico del M5s, sapeva perfettamente che la sua decisione avrebbe portato alla seconda crisi estiva di questa legislatura. “Non chiamatelo Papeete bis”, ha chiarito fin da quando l’ex premier aveva chiesto a Mario Draghi maggiore attenzione.

Dopo la consultazione con Mattarella, Draghi potrebbe tuttavia tornare in Parlamento e chiedere la fiducia alle due aule. A quel punto i 5 Stelle potrebbero ancora votare a favore, facendo rientrare almeno temporanemente la crisi. Potrebbe anche accadere che Draghi ottenga la fiducia anche senza di loro. A quel punto potrebbe nascere un Draghi bis destinato a durare meno di un anno e sostenuto da una coalizione differente da quella attuale. Il presidente del consiglio, a quanto pare, non sembra essere affascinato da uno scenario simile perché pieno di imboscate e spinta propulsiva.

Draghi potrebbe comunque decidere di lasciare definitivamente oggi Palazzo Chigi, senza alcun passaggio in aula. A quel punto tutto sarebbe effettivamente nel mani del Capo dello Stato, che dovrebbe valutare se c’è un’altro maggioranza disponibile a formare un nuovo esecutivo (magari dando un mandato esplorativo al presidente di uno dei due rami del parlamento o a Giuliano Amato) oppure sciogliere le Camere e andare al voto anticipato.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI