Si sono presentati in mutande o in costume da bagno, per richiamare ancora una volta l’interesse dell’opinione pubblica sulla loro vicenda i precari della scuola. Siamo “rimasti in mutande” si legge negli striscioni che gli insegnanti e il personale Ata si sono portati davanti all’ufficio scolastico di via Praga a Palermo. Un presidio che è lì ormai da dieci giorni.
Intanto ieri sera, dopo che il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, aveva fissato un incontro per martedì prossimo, i cinque precari in sciopero della fame avevano interrotto la protesta. Stamane il portavoce di Idv, Leoluca Orlando, è andato ad ascoltare le richieste dei precari e a portare la solidarietà del partito.
Il coordinamento della protesta chiede: il ritiro dei tagli della scuola pubblica; la stabilizzazione di tutti i precari della scuola; la risoluzione della vertenza del personale Ata. Il coordinamento rifiuta i contratti di disponibilità. I sindacati provinciali della scuola Flc-Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno indetto per il 14 settembre una manifestazione a Palermo e ieri sera hanno deciso di sospendere l’occupazione dell’Ufficio scolastico.