PALERMO – “I fatti rimangono fatti, i rapporti di grave collusione con la mafia rimangono accertati nella loro esistenza e gravità. Già questo rende merito al lavoro della procura di Palermo e dei giudici che li hanno accertati”. Lo ha detto l’ex pm Nino Di Matteo, ora sostituto procuratore alla Dna, commentando la revoca della sentenza di condanna per Bruno Contrada, accusato di concorso in associazione mafiosa, disposta dalla Cassazione. “Spero – ha aggiunto – che questo venga spiegato per arginare le strumentalizzazioni finalizzate a rappresentare falsamente l’insussistenza dei fatti contestati”.
L'ex pm, oggi sostituto alla Dna: "I rapporti di grave collusione con la mafia rimangono accertati"
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