PALERMO – Iniziare a macinare punti e non perdere mai quel treno salvezza le cui fermate diventano sempre meno frequenti. Per Eugenio Corini sono questi i punti cardine su cui lavorare e impegnarsi per mantenere aperte le porte di una salvezza che al momento il suo gruppo riesce a vedere a malapena dallo spioncino. La vigilia del match di domani sera contro il Genoa, ennesimo crocevia della stagione travagliata del Palermo, è dunque carica di tensione emotiva che il tecnico bresciano vuol trasformare in energie positive anche se a turbare ulteriormente l’ambiente sono le notizie del mancato fido Unicredit al club rosanero.”Quando sono arrivato – ha esordito Corini in sala stampa – conoscevo tutte le difficoltà e penso che un uomo debba arrivare fino in fondo quando si prende delle responsabilità consapevole di poter cambiare le cose. Sul fido non conosco bene la situazione ma mi auguro si possa risolvere in maniera positiva. Se ciò non fosse proveremo a risolvere il problema”.
Passando al campo il tecnico analizza così il lavoro svolto nella preparazione al Genoa: “Contro il Chievo abbiamo avuto un certo tipo di risposta sul modulo che non porta particolare equilibrio alla squadra ma, allo stesso tempo, come migliorare quelle situazioni che possono portare al gol. I ragazzi vanno stimolati dal punto di vista emotivo perché si sa da quale momento arriviamo e le prossime due partite possono diventare determinanti perché possono portare a situazioni positive. Il Genoa è forte ma se giochiamo come a Firenze possiamo portare a casa casa dei punti. A quel punto ci giocheremo una vera e propria finale col Pescara”.
Sulla scelta del modulo, che dovrebbe portare i rosa ad un 3-4-2-1, Corini parla di maggiore spinta rispetto alla gara persa col Chievo: “Cambieremo qualcosa in campo ma anche nella personalità, sarà un giusto mix delle due componenti. Nelle mie squadre voglio sempre che ci sia equilibrio e che sopratutto si provi a fare la partita. Non giocheremo dunque per lo zero a zero ma proveremo a fare il nostro meglio su un campo difficile come quello del Genoa veloce nelle ripartenze dunque ho pensato all’inserimento di due centrocampi per portare questo equilibrio mancato col Chievo”.
Fra le novità in campo di domani di sicuro ci sarà l’inserimento dal 1′ di Alessandro Diamanti anche se Corini in merito al fantasista toscano lascia aperto qualche dubbio: “Ha delle caratteristiche che possono svilupparsi più rimane in campo. Può giocare dall’inizio così come entrare a partita in corso io però penserò al l’equilibrio della squadra nell’arco dei 95 minuti. Ad Alessandro, che ha la carriera più importante, chiedo così come agli altri giocatori di mettersi a disposizione mettendomi nelle condizioni di puntare su di loro quando ne ho bisogno. Dovranno migliorasi individualmente per migliorare come squadra”.
Il tecnico di Bagnolo Mella parla di migliorare la produttività in attacco ma sopratutto di lavorare sui singoli atteggiamenti in campo: “Ai ragazzi ho chiesto se hanno voglia di cambiare le cose e se sentono dentro la voglia di farlo. Io personalmente fin quando saremo noi a determinare il nostro destino ci metterò tutto l’impegno nel mio lavoro quotidiano e far capire ad ogni singolo elemento del gruppo che prima si è un uomo con atteggiamenti giusti e poi si diventa professionisti. Contro il Chievo non potevamo pretendere altro che fischi dalle ventimila persone venute allo stadio. Dovremo pensare poi solo a far punti e non guardare l’Empoli che oggi può allungare ad 8 punti rispetto a noi. Se non produciamo facendo punti è inutile guardare gli altri”.
Contro il Genoa Corini e il Palermo ritroveranno un ex come Luca Rigoni: “Per me è stato un giocatore determinante con i suoi gol al Chievo – afferma il tecnico rosanero – Sono contento per lui perché c’è stima reciproca e ha sempre fatto bene dov’è andato”.