Corleone, Filippello: "L'ospedale e il punto nascita non si toccano" - Live Sicilia

Corleone, Filippello: “L’ospedale e il punto nascita non si toccano”

L'appello della consigliera comunale

CORLEONE (PALERMO) – “Nonostante siano stati accesi i riflettori sulla situazione preoccupante del nosocomio corleonese, é altrettanto palese il fatto che lo stato delle cose sia parecchio preoccupante”.
E’ quanto dichiara l’architetto Chiara Filippello, consigliera comunale del gruppo “Progetto Corleone”.

L’appello per l’ospedale di Corleone

“Ad oggi l’ospedale di Corleone – dice – che gode di una deroga ministeriale al mantenimento del punto nascita e che per volontà assessoriale e aziendale avrebbe dovuto vedere aumentati i posti letto di diversi reparti, di fatto, quotidianamente vede una costante riduzione delle prestazioni. In particolar modo assistiamo alla ormai inattività del punto nascita giustificata, a detta dei vertici Asp, dalla carenza dei pediatri”.

A Corleone in queste ultime settimane i comitati spontanei, sindaci e consigli comunali del territorio corleonese si sono espressi unanimemente sulla questione, “ma il silenzio del rinnovato gotha della sanità siciliana – dice Filippello – preoccupa i cittadini”.

“No al depotenzioamento dell’ospedale”

La chiusura o il depotenziamento di questa struttura rappresenterebbe un colpo gravissimo per le comunità locali, privandole di un servizio essenziale e costringendo le persone a spostarsi verso i grandi centri per ricevere cure, spesso a discapito dei più vulnerabili.

“Le donne del territorio corleonese – aggiunge Filippello – non possono sentirsi dire che a mettere a rischio la propria vita e quella dei propri figli possa essere ancora una giustificazione del genere e pretendiamo che la questione venga trattata con la dignità e l’ importanza che merita. É grave infatti sentire affermazioni dai vertici Asp sull’insostenibilitá del mantenimento del punto nascita di Corleone a causa della volontà delle partorienti del territorio corleonese a preferire le cliniche private. Lo trovo mortificante, ma anche parecchio preoccupante”.

E infine: “Faccio mia la richiesta del comitato ‘Voglio nascere a Corleone’ e dei sindaci del territorio – conclude Filippello – affinché si affronti seriamente la questione nei luoghi opportuni, ma soprattutto nei modi opportuni e risolutivi. In caso contrario produrremo altre iniziative di mobilitazione”.

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