PALERMO – “È un gravissimo episodio di corruzione consumato in danno dell’amministrazione comunale e della città”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha commentato i fatti portati alla luce dall’indagine che coinvolto due consiglieri comunali, quattro dipendenti comunali e due imprenditori. Il sindaco ha tenuto oggi una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile.
Per il primo cittadino di Palermo però si tratterebbe di un episodio che a che fare con la sola responsabilità dei soggetti coinvolti e non anche con quella della linea politica e amministrativa della città. Il sindaco ricorda infatti che quando si trattò di decidere dei progetti oggetto dell’indagine sia stata convocata “una riunione di maggioranza per rendere chiaro che la linea politica del sindaco, condivisa dalla giunta, era quella di bocciare questi progetti in modo tale – ha specificato Orlando – da utilizzare le aree per progetti a edilizia pubblica”.
Infine Orlando rispondendo alle domande dei cronisti si è occupato di chiarire i suoi rapporti e le sue opinioni su alcuni dei soggetti coinvolti. Riguardo al consigliere Sandro Terrani il sindaco ha chiarito: “Se ha anche tentato di intercettare un percorso politico lineare che voleva garantire il principio del consumo zero proteggendo interessi inconfessabili noi ci costituiremo parte civile”. Con il dirigente Li Castri Orlando ha detto di avere avuto “sempre incontri in ufficio per ragioni d’ufficio. Netta anche la posizione sull’assessore Emilio Arcuri, nominato nei giorni scorsi ma da sempre uomo fidato di Orlando e citato nelle carte delle indagini. “Non vedo perché non dovrebbe entrare in giunta. Sono certo della sua correttezza, se scoprissi altro sarei doppiamente duro con lui”.
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12.37 – Infine un cenno al rimpasto e alla conferma della nomina ad assessore di Emilio Arcuri. “Ho controfirmato sempre – ha detto Orlando – tutte le delibere con Arcuri, e non capisco perché adesso non dovrei rinominarlo in giunta. Sono certo della sua correttezza, se scoprissi altro sarei doppiamente duro con lui”.
12.35 – Poi Orlando si è occupato dei suoi rapporti con due dei sette indagati che sarebbero stati indicati come a lui vicini: “Quanto al consigliere Terrani deve valere per lui quello che vale per tutti: se ha sbagliato deve pagare. Se ha anche tentato di intercettare un percorso politico lineare che voleva garantire il principio del consumo zero proteggendo interessi inconfessabili noi ci costituiremo parte civile per chiedere che paghi”. Il sindaco di Palermo risponde anche al fatto che il dirigente Mario Li Castri sarebbe indicato come uomo di Orlando. “Conosco Li Castri come tutti i dirigenti del nostro Comune. Non ho mai avuto rapporti personali. L’ho sempre incontrato in ufficio per ragioni di ufficio e mai all’esterno. In questo senso gli uomini di Orlando sono un migliaio e sono tutti i dipendenti comunali”.
12.29 – Orlando: “Il tema è capire se la linea politica dell’amministrazione è collegata o meno a quella dei comitati d’affari o della mafia. Così non è stato. Per questo la differenza con quello che accadeva negli anni ottanta è che oggi la mafia e i comitati d’affari non governano la città”.
12.27 – A prova del fatto che la linea politica dell’amministrazione fosse quella di non agevolare questi progetti il sindaco Orlando ha spiegato che “l’approvazione del piano regolatore è stata rimandata per riuscire ad avere liberate le aree attraverso la bocciatura di questi progetti da parte del Consiglio comunale. Avvalendosi di una norma regionale di favore le cooperative avevano chiesto il commissariamento. Non appena abbiamo avuto voto del Consiglio abbiamo provveduto a destinare all’edilizia popolare piuttosto che all’edilizia convenzionata”.
12.25 – Leoluca Orlando: “L’amministrazione ha bloccato i progetti di questi comitati d’affari. Se qualcuno ha commesso qualche reato pagherà e noi ci costituiremo parte civile. Ho già chiesto che l’amministrazione avvii provvedimenti disciplinari e cautelari del caso”.
12.20 Il sindaco ha aggiunto: “Questa amministrazione ha accelerato i tempi di formazione del nuovo piano regolatore generale. Abbiamo scelto di non consumare nuovo suolo. Abbiamo fatto una riunione di maggioranza per riuscire a fare sapere a tutta la maggioranza che la linea politica era di bocciare questi progetti in modo tale da utilizzare le aree per progetti a edilizia pubblica”.
12.17 – Leoluca Orlando: “Da quello che risulta i soggetti che avevano presentato le istanze per edilizia convenzionata attraverso i progetti finanziati dalla Regione ad alcune cooperative. Questi progetti presentati in virtù del precedente piano regolatore erano stati ripresentati dopo l’approvazione del nuovo piano regolatore”.
12.15 – “In merito al gravissimo episodio di corruzione che sarebbe stato consumato in danno dell’amministrazione comunale e della città – ha detto il sindaco Leoluca Orlando aprendo la conferenza stampa – , ho già disposto al segretario generale di dare tutta la documentazione inerente ai piani costruttivi sotto indagine alla procura. Per quello che si è appreso ritengo doveroso fare una distinzione fra le scelte politiche, le scelte amministrative e episodi corruttivi di carattere personale che devono essere colpiti con la massima durezza anche perché gettano un’ombra sul comportamento e sulle scelte politiche e amministrative di questa città”.