CATANIA – Proseguirà il prossimo 2 dicembre il controesame del maggiore Di Giovanni della Guardia di Finanza di Catania nel processo Black Job, su alcuni casi di presunti casi di corruzione che avevano come ‘focus’ l’Ispettorato provinciale del lavoro. Il Tribunale, inoltre, ha sciolto la riserva e ha accolto alcune richieste di integrazione della fase istruttoria. Gli imputati chiave sono il direttore dell’Itl Domenico Tito Amich e la responsabile legale Rosa Maria Trovato. Sta affrontando il dibattimento anche l’ex deputato regionale Marco Forzese.
Il cuore dell’inchiesta — coordinata dal pm Fabio Regolo – sono le intercettazioni audio e video registrate grazie alle cimici della Finanza piazzate proprio negli uffici dell’Ispettorato del lavoro. Il sistema di favori non prevedeva versamenti di soldi ma favori, aiuti (anche elettorali) e promesse di assunzioni. Tutto in cambio di annullamento di sanzioni o rateizzazioni su alcune pratiche dell’ente. Una delle telecamere ha inquadrato Forzese mentre con un esercente prendono un fascicolo e lo portano via nascondendolo sotto il giubbotto. A riscontro di quanto accaduto le fiamme gialle hanno fatto una perquisizione a casa dell’imprenditore ed ha trovato l’incartamento incriminato.
Il Tribunale ha già calendarizzato un’altra udienza per il prossimo 12 gennaio 2021 dove sono in programma le audizioni di altri testi della procura.