CATANIA – Nessun rischio per i cantieri di corso dei Martiri. Il progetto di rigenerazione urbana di San Berillo Vecchio, sventrato negli anni Sessanta e ancora in attesa dell’agognata riqualificazione. Dopo l’arresto di Luca Parnasi, signore del cemento ed ex proprietario di gran parte delle aree del Corso Martiri della Libertà di Catania, accusato di corruzione e coinvolto nell’appalto per la costruzione del nuovo stadio della Roma, sono montate in città le preoccupazioni per una possibile interruzione del mega progetto, sul quale sono puntati gli occhi non solo del mondo politico.
A scongiurare qualsiasi conseguenza è Aldo Palmeri, amministratore dell’Istiica, già proprietaria della maggior parte delle aree del corso Martiri della Libertà, prime di cederne il 95,6% a Unicredit, attraverso la società Capital Dev. “Non c’è né ci sarà alcuna conseguenza sul corso Martiri – afferma. Parsitalia, oggi in liquidazione, ha definito e chiuso i rapporti con Unicredit e quindi non è più coinvolta nella questione. Stiamo lavorando assiduamente con il dottor Calabi, amministratore delegato Capital.- precisa – per le prospettive future, coinvolgendo sviluppatori di progetti complessi”.
Palmeri, che assicura che il progetto non subirà alcuno stop, comunuca anche le novità sui prossimi cantieri che apriranno al corso Martiri della Libertà, Il cui secondo blocco, entro il prossimo mese, dovrebbe approdare al Genio civile. “Il progetto va avanti – afferma. Abbiamo consegnato la prima piazza e tutto il primo lotto sarà consegnato a breve. Il progetto esecutivo delle opere del secondo lotto (che corrisponde alla realizzazione del parcheggio di tre piani nell’area di piazza della Repubblica n.d.r.) dovrebbe andare al Genio civile entro il mese prossimo e, successivamente, mandato all’Urega per la predisposizione della gara”.
Il secondo step, che prevede un investimento di circa dodici milioni. I tempi per la conclusione dell’iter, però, non sono certi. “Se l’appalto verrà bandita entro settembre – conclude Palmeri – si potrebbe avviare il secondo cantiere entro quest’anno, ma tutto dipende dai tempi burocratici della celebrazione della gara”.