TRAPANI – Un 3-0 che maschera un calo fisiologico, per un Trapani ormai arrivato ad un passo dalla certezza di partecipare alle semifinali playoff. Il quarto posto resta saldamente nelle mani dei granata dopo il netto successo contro un Crotone non più capolista, ma Serse Cosmi sottolinea quel che non gli è piaciuto in questa ultima sfida casalinga prima dei playoff: “Sotto l’aspetto psicologico e tattico, il Crotone è partito meglio di noi. Eludevano il nostro pressing con facilità perché noi abbiamo corso male, nei primi venti minuti ho temuto per le troppe energie sprecate. Poi ho cambiato qualcosa abbassando Eramo e se non altro ci siamo messi meglio in fase difensiva”. La svolta del match, inutile dirlo, è arrivata con la rete del vantaggio: “Il gol di Perticone ci ha permesso di giocare un secondo tempo diverso, ma abbiamo avuto anche delle occasioni clamorose con Citro. I gol di Scognamiglio e De Cenco hanno poi chiuso la questione, è normale che a quel punto il Crotone si sia sentito svuotato”.
Più del risultato e più della prestazione, quel che oggi fa illuminare tutta la Trapani calcistica è lo straordinario stato di forma di un giocatore, che Cosmi elogia senza mezzi termini: “Da gennaio è calato il Messia, un giocatore che a Trapani solo un folle potrebbe non far giocare e sto parlando di Bruno Petkovic”. Il croato continua a dispensare giocate d’alta scuola ed è sempre più un valore aggiunto in questo Trapani che sogna la Serie A. Una promozione che passerà dai playoff, anche se ancora bisognerà capire se si partirà o meno dalla fase preliminare: “Anche se il Bari non avesse vinto, avremmo dovuto guardare al risultato dello Spezia – prosegue Cosmi -. Poi, state tranquilli che da qui a giovedì sera dormirò senza problemi, ma non perché non tema il Bari. Se abbiamo paura ad andarcela a giocare, allora vorrebbe dire avere una mentalità perdente. Male che vada giocheremo contro la settima e giocheremo in casa, ma guardare i risultati degli altri è un segno di debolezza enorme”.
E il Trapani, ad oggi, è tutto fuorché debole. La striscia positiva prosegue senza intoppi e, al di là di un leggero calo fisico, Cosmi può solo applaudire la sua squadra: “Abbiamo fatto quindici partite senza perdere, undici vittorie e quattro pareggi. Il calo sarebbe fisiologico, io oggi non ho visto un appannamento della squadra. Ci sono gli avversari, poi. Se oggi il Crotone avesse segnato nella prima mezz’ora, staremmo qui a parlare d’altro”. L’importante, ad una partita dal termine della stagione regolare, è non perdere l’anima che ha contraddistinto questa squadra, anche nei momenti più complicati di una stagione da record: “Noi siamo stati il Trapani, sempre. Basta leggere la formazione schierata nelle quattro sconfitte consecutive”.
Può sorridere Cosmi, anche per il gol realizzato da quello che fino a poche settimane fa sembrava essere un oggetto misterioso. Caio De Cenco, invece, ha dimostrato di poter essere utile per l’attacco granata: “De Cenco è il diciassettesimo giocatore che va a segno con la nostra squadra e questa è la dimostrazione delle capacità della nostra squadra. Probabilmente in determinate situazioni non è forte come Citro, Torregrossa e Montalto, inoltre non posso dire di averlo rimpianto perché è mancato nel mezzo del filotto di vittorie consecutive”. E chissà se riuscirà ad essere decisivo anche a Bari. Una partita fondamentale, nella quale Cosmi non vuole vedere nulla di diverso rispetto agli ultimi mesi: “Dobbiamo andare lì con la consapevolezza di giocare in un bel contesto ambientale. Se abbiamo l’ambizione di raggiungere qualcosa di straordinario, dobbiamo abituarci a giocare in certi stadi. Loro sono stati costruiti per centrare la promozione diretta, hanno fatto grandi risultati nel girone di ritorno”.