PALERMO – Aumentano i casi di pazienti con stenosi tracheali e fistole esofaco-tracheali conseguenti all’intubazione prolungata in terapia intensiva, ma si salvano la vita. Ad evidenziare il dato è Alessandro Bertani, Responsabile della Divisione di Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone di ISMETT di Palermo.
Si calcola che tra il 5 ed il 10 per cento dei pazienti affetti da Covid ha necessità di intubazione e cure in Terapia Intensiva per un tempo molto prolungato, di questi una parte consistente ha complicanze tracheali dopo aver superato la malattia ed ha necessita’ di ricorrere a nuove cure ed interventi di chirurgia toracica.
Gli interventi sulla trachea sono estremamente complessi e delicati. Richiedono, infatti, competenze multidisciplinari di chirurgia toracica, anestesia, rianimazione, endoscopia respiratoria e digestiva. Il successo di queste procedure è possibile anche grazie all’esperienza e alle competenze sviluppate da tutta l’equipe nella trapiantologia polmonare.
A collaborare alla buona riuscita dell’intervento anche la professoressa Adriana Cordova, Ordinario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Università di Palermo, che collabora con ISMETT a questo tipo di interventi per la preparazione di lembi muscolari che supportano la guarigione ottimale delle ferite. “Siamo molto soddisfatti – conclude Bertani – dei risultati ottenuti e ci auguriamo di poter contribuire sempre piu’ alla gestione dei pazienti che richiedono questo tipo di intervento chirurgico, specialmente nel periodo attuale in cui vediamo un incremento dei casi per l’effetto della pandemia Covid-19”.