CATANIA – Troppo piccola la chiesa di Sant’Alfio a Trecastagni per contenere il dolore che dal 5 febbraio ha riempito il cuore dei medici catanesi. Il Covid -19 ha stroncato la vita del radiologo Bruno De Luca, uno dei professionisti più apprezzati e stimati tra i camici bianchi alla falde dell’Etna. Il virus lo ha colpito all’improvviso: in pochi giorni le sue condizioni sono precipitate ed è finito al reparto di Rianimazione del San Marco.
“Non siamo riusciti a salvarlo”, mormora qualcuno nel giorno dell’ultimo saluto a Bruno. Ogni lutto è una sconfitta. Così come ogni guarigione è una vittoria. I medici, proclamati eroi nella prima pandemia, per un’ora hanno lasciato il camice bianco e hanno dato sfogo alla dolorosa perdita. “Non era solo un medico eccezionale, anzi straordinario. Ma anche un uomo che aveva deciso di dedicare la sua intera esistenza ad aiutare gli altri con diverse iniziative e diverse associazioni”, racconta un medico che lo conosceva tra le lacrime.
Bruno De Luca avrebbe compiuto 70 anni il prossimo ottobre. Attorno alla famiglia del professionista una grande onda di cordoglio che arriva da tutta la comunità medica catanese.
Ancora una volta i social diventano una sorta di “muro del pianto”, per lasciare un messaggio nella speranza che arrivi dritto lassù… dove Bruno De Luca ha conquistato le “ali”. Davanti a un uomo dall’infinita generosità e bontà, nessuno ha dubbi su questo.
“Purtroppo il covid si è portato via un collega, una persona eccezionale, il radiologo Bruno De Luca”, scrive Angelo. Silvana – invece – lo descrive come “una grande persona, umana, buona, umile, gentile”. Un suo adepto, Angelo, lo ricorda così: “Medico radiologo di grandissimo lustro nella comunità catanese e siciliana e uomo dalla smisurata bontà.
Una vita spesa per il prossimo..sia a lavoro che, per chi conosce la sua storia, in famiglia. È stato senza dubbio il mio padre professionale e tutti quegli anni trascorsi al suo fianco sono e saranno sempre un’inesauribile fonte di ispirazione. Grazie Bruno, ti voglio bene. Riposa in pace, Angelo”.
I familiari per commemorarlo hanno scelto alcune parole di Sant’Agostino: “Signore non Ti chiediamo perché ce lo hai tolto, ti ringraziamo perché ce Lo hai dato”. Ciao Bruno. E grazie.