Covid, "Vigili del fuoco esposti a rischio, ma 40% non è vaccinato"

Covid, “Vigili del fuoco esposti a rischio, ma 40% non è vaccinato”

Ne parla il sindacalista Carmelo Barbagallo, che però precisa: "No a discriminazioni per chi non ha Green pass"

CATANIA – I numeri dei decessi per covid sono alti anche per loro. I vigili del fuoco, categoria esposta a numerosi rischi, fa i conti anche con il coronavirus che, in un anno e mezzo, ha strappato alle famiglie tanti pompieri e che, complici le varianti, sta continuando a mietere vittime.

I vaccinati a Catania

Eppure, è ancora alta la percentuale di chi non si è ancora vaccinato. A Catania, almeno, dove circa il 40% dei vigili del fuoco non lo ha fatto. È quanto afferma Carmelo Barbagallo, segretario dell’Usb che, pur sottolineando la volontà di non puntare il dito contro nessuno, colleghi inclusi, evidenzia come la categoria sia esposta a rischio.

Le parole del sindacalista

“I vaccinati siamo circa il 60% – afferma. Non mi sento di giudicare chi sceglie diversamente – continua – ma io ho sentito di doverlo fare. Per me, per i miei cari. Non è corretto fare pagare a terzi il proprio comportamento. E poi troppe persone lo hanno preso”. Certo, i vigili del fuoco rischiano di più. “Ma con il vaccino l’impatto è meno devastante, quindi invito tutti a farlo”. Ma non si sente di discriminare chi sceglie diversamente. L’esclusione dalla mensa, ad esempio, per chi fa turni di 12 ore. “Per noi è una contraddizione – spiega. Non fare entrare chi non ha il green pass e poi, magari, stare insieme nelle camerate o nei servizi o interventi. Come vigili del fuoco dovremmo essere più tutelati anche se vaccinati, dal punto di vista delle malattie professionali, oltre che al rischio correlato al Covid, dal momento che facciamo un lavoro di collettività e siamo a contatto con le persone”

Tanti i rischi

Non solo Covid. Barbagallo punta i riflettori su alcuni aspetti del lavoro del pompiere che sarebbero stati tralasciati in questi ultimi anni. “La questione del mesotelioma pleurico, il rischio infarto, lo stress correlato all’effetto burnout non sono stati mai calcolati. Il vaccino contro il Covid è importante, certamente, ma ci sono tanti altri aspetti sottovalutati”.


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