PALERMO – L’emendamento ha già ricevuto l’ok della prima commissione all’Ars, e verrà discusso dalla prossima settimana a Sala d’Ercole. La Regione vuole tornare ad assumere. Trecento persone, per la precisione, in tre anni: dal 2015 al 2017. La proposta (leggi qui) è stata avanzata dal presidente della commissione Affari istituzionali, Antonello Cracolici, e suona come un paradosso. Nella finanziaria del governo, infatti, sono diversi i provvedimenti al centro di una contrattazione Aran-sindacati che si è interrotta bruscamente nei giorni scorsi, che prevedono invece tagli alla dotazione organica e massicci prepensionamenti. La Regione, insomma, da un lato punta a ‘dimagrire’ e dall’altro apre a nuovi assunti che entrerebbero tramite pubblici concorsi.
“Quell’emendamento – spiega Cracolici – lo rivendico e lo difendo. Ma lo spirito di quella norma essere interpretato correttamente. La legge sui prepensionamenti che presto si andrà a votare, rischia di far perdere alla Regione importanti professionalità. Per questo motivo ho pensato – aggiunge il presidente della prima commissione – che si possa aprire, e in un numero assolutamente limitato rispetto alle fuoriuscite previste con i pensionamenti, di nuove leve che possano colmare eventuali lacune e soprattutto ringiovanire l’organico regionale”.
Ieri sera, dopo una lunga seduta scandita da duri faccia a faccia tra deputati delle opposizioni e assessore all’Economia Alessandro Baccei, la commissione Finanze ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione per il 2015 che prevede un accantonamento negativo per 450 milioni di euro, fondi iscritti in entrata e che coprono parte della spesa per comuni, precari e forestali e che rimarranno ‘congelati fino a quando la Regione non firmerà gli accordi formali con lo Stato per 300 mln di trasferimenti di quote Irpef e con la Cassa depositi e prestiti per 150 mln legati alla moratoria per rate di vecchi mutui. Baccei ha spiegato che almeno fino a giugno ci sarà la liquidità ma se gli accordi con Stato e Cdp non saranno firmati o saranno definiti con importi minori rispetto alle stime iscritte in bilancio il governo spalmera’ le minori entrate sugli stessi capitoli di spesa congelati con tagli orizzontali.
*Aggiornamento ore 13.51
“Una regione colabrodo, gestita da una Giunta incapace di razionalizzare e riorganizzare la propria spesa e il proprio apparato, di disegnare un futuro dignitoso per i cittadini. In questo scenario di palese disfatta si inserisce, paradossalmente, l’emendamento ascaro voluto da Cracolici e dal Pd e approvato dalla commissione Affari Istituzionali, che prevede che la Regione effettui trecento assunzioni tra il 2015 e il 2017. Un emendamento che sarà respinto dalla commissione Bilancio, in quanto privo di copertura finanziaria. Assistiamo al solito doppiopesismo del Partito democratico, che da un lato predica il dimagrimento della macchina burocratica e dall’altro vuole incrementare clientele e aspettative. L’opposizione farà barricate per impedire alla maggioranza di procurare ulteriori gravi danni alla nostra Sicilia”. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.