PALERMO – “La Regione ha un avanzo di amministrazione di oltre 2 miliardi 150 milioni, frutto dell’aumento dell’incasso delle entrate tributarie. Paradossalmente, però, sono aumentati i Comuni in dissesto e pre-dissesto”. Lo dicono a Palermo il presidente il presidente di Anci Sicilia Paolo Amenta e il segretario generale, Mario Emanuele Alvano, nella conferenza stampa sui fondi per i Comuni siciliani.
“Il dato più significativo è che dal 2009 al 2025 il fondo delle autonomie locali ha subito una riduzione di circa due terzi (da 913 a 287 milioni, oltre le riserve) – aggiungono -. A fronte di questi tagli, i Comuni nell’ambito del sociale sono costretti a ridimensionare drasticamente i servizi”.
Come ha evidenziato recentemente la Corte dei Conti, “il sistema attuale per lo smaltimento dei rifiuti produce inefficienze e costi elevatissimi – continuano Amenta e Alvano – il trasporto fuori Regione impatta fortemente sulle tariffe e mancano misure finanziarie dedicate alla riduzione della Tari”.
Secondo l’Anci, “l’aumento degli extra-costi ha rischiato di compromettere gli equilibri economico-finanziari degli enti locali. Le risorse che il governo regionale in questa Finanziaria ha stanziato per gli extra-costi, circa 10 milioni, sono sicuramente un primo passo – concludono – ma non possono rimanere episodiche. Servono interventi strutturali”.

