PALERMO – “Crediamo che l’approvazione della legge di Stabilità regionale prima del 31 dicembre sia stata per l’Isola un fatto positivo così come sia stato utile evitare il ricorso all’esercizio provvisorio”. Lo dicono Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci
Sicilia.
Che, però, aggiungono: “Nel merito, però, le risorse stanziate dal bilancio regionale non vanno incontro alle esigenze reali degli enti locali. Non è prevista, infatti, alcuna misura per intervenire sulla debolezza organizzativa e finanziaria dei comuni dell’Isola che, in assenza di ulteriori misure, continueranno, anche nel corso del 2025, a non approvare gli strumenti finanziari, a dichiarare dissesto ed a ricorrere a piani di riequilibrio”.
“D’altro canto – continuano Amenta e Alvano – rispetto alla gestione dei rifiuti, i sindaci ancora una volta saranno costretti, in assenza di impianti o di misure compensative, ad aumentare la TARI per cittadini e imprese. In questo senso le tante risorse stanziate per parcellizzati interventi infrastrutturali, di promozione, per feste e manifestazioni varie, marketing territoriale, ristrutturazione di singole chiese, impianti sportivi e altri interventi simili, se pur hanno incontrato il favore dei territori coinvolti non possono incidere certamente sulle criticità sostanziali”.
La replica del presidente Schifani
“Il presidente dell’Anci Sicilia Paolo Amenta continua a comportarsi come un esponente di partito anziché come il rappresentante di tutti i Comuni dell’Isola”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, replicando alle sue dichiarazioni.
“Ecco perché – aggiunge – all’interno della sua associazione aumenta di giorno in giorno il malumore e la sfiducia nei suoi confronti da parte degli altri primi cittadini Fin quando il suo approccio sarà questo, nonostante io abbia una grande capacità di ascolto, sarà veramente difficile poter avere un dialogo con lui”.
Interviene l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino
“Nella manovra finanziaria appena varata dal Parlamento siciliano – dice l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino – ai Comuni sono stati destinati quasi 600 milioni di euro, su un ammontare complessivo di circa 950 milioni. Negli ultimi due anni, inoltre, il Fondo ordinario è cresciuto di 25 milioni e sono stati stanziati ben 40 milioni per gli enti in situazione di crisi finanziaria. Si tratta di ingenti risorse che smentiscono quanto sostenuto da Amenta”.
“Sulla minaccia di aumentare la Tari – prosegue l’assessore – attribuire responsabilità al governo, rispetto alle scelte operative in manovra, è strumentale oltre che ingrato. Abbiamo individuato le soluzioni al problema e le stiamo portando avanti. Sia in tema di rifiuti che su quello della crisi finanziaria, Amenta non scarichi pertanto le responsabilità delle inefficienze del sistema, specie alla luce dell’ultimo rapporto sulla finanza locale siciliana”.
“La Corte dei Conti ha certificato che i Comuni riescono a riscuotere in media solo il 56,1 per cento delle somme accertate, a fronte di un dato nazionale del 73,1 per cento. Non a caso – conclude Dagnino –siamo intervenuti sul tema con un’innovativa misura contenuta nella manovra finanziaria, volta a incentivare i Comuni: quelli che riusciranno ad incrementare le percentuali di riscossione potranno concorrere alla ripartizione di un apposito fondo di 4,5 milioni di euro”.
Nicita (Pd): “Da Schifani attacchi scomposti”
“Piena solidarietà al Presidente Anci Sicilia, il Sindaco Paolo Amenta, per gli attacchi scomposti, strumentali e disperati mossi dal presidente della Regione Renato Schifani, evidentemente allergico a critiche nel merito. Le mancette ai Comuni non sono finanziamenti utili alla coesione sociale”. Così in una nota il senatore Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo Pd.
Lagalla: “Parole ingenerose”
“Le osservazioni mosse dall’Anci Sicilia appaiono quantomeno ingenerose, considerato che il Governo regionale sta facendo ogni sforzo per sostenere i Comuni, come dimostrano le somme destinate alle amministrazioni nella finanziaria appena varata”. Così il sindaco Roberto Lagalla.
“Ritengo – aggiunge – doverosa una profonda riflessione a livello nazionale su una revisione dei criteri generali che ispirano la finanza locale. Per quanto riguarda Palermo, questa amministrazione ha rispettato e continua a rispettare tutti i parametri del piano di riequilibrio, senza fare mancare i servizi e senza gravare sulle tasche dei contribuenti con aumenti dei tributi”.
Barbagallo (Pd): “Schifani non ha bon-ton istituzionale”
“Il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, rappresenta tutti i comuni siciliani ed in questa veste ha espresso critiche di merito su una manovra finanziaria ‘vuota’, piena di mance e mancette soprattutto agli amici degli amici E il presidente della Regione, che è presidente di tutti i siciliani – anche di chi non lo ha votato – dovrebbe avere più rispetto verso il presidente dell’Anci Sicilia che non può essere bollato da Schifani come esponente di partito solo perché fortemente allergico alle critiche. Ma evidentemente non basta essere stato presidente del Senato per acquisire il giusto bon-ton istituzionale”. Così il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.
Tantillo: “Parole non condivisibili”
Giulio Tantillo, presidente del Consiglio comunale di Palermo e vice presidente di Anci Sicilia, interviene per precisare che la recente presa di posizione del presidente di Anci Sicilia sulla finanziaria regionale “non è stata né condivisa né discussa all’interno del Consiglio di Presidenza dell’associazione” e pertanto “deve essere considerata una presa di posizione del tutto personale”.
Tantillo ha voluto ribadire il ruolo istituzionale dell’Associazione dei Comuni: “Anci Sicilia, per sua natura e come sempre avvenuto negli ultimi anni, deve mantenere una posizione super partes, volta a tutelare gli interessi delle amministrazioni comunali con un approccio istituzionale basato sul dialogo e sul confronto”.
Il vice presidente di Anci Sicilia ha inoltre sottolineato il rapporto collaborativo con l’attuale governo regionale: “Con il presidente Renato Schifani e con tutti gli assessori competenti nelle varie materie di interesse per i Comuni, vi è sempre stata una proficua interlocuzione, una disponibilità al dialogo e un impegno a trovare soluzioni ai problemi che si sono presentati”.
Tantillo ha riconosciuto gli sforzi del governo regionale nel rispondere alle esigenze degli enti locali: “È innegabile che, in questi due anni, il governo regionale abbia dato segnali concreti e importanti di attenzione e vicinanza ai problemi delle comunità locali e dei rispettivi amministratori. Questo è un dato di fatto che non può essere ignorato”.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Tantillo – deve essere sempre quello di garantire un confronto costruttivo e istituzionale, nell’interesse delle amministrazioni comunali e delle comunità che rappresentiamo”.