Crocetta revoca l'ufficio stampa: | "Ma terrò alcuni giornalisti" - Live Sicilia

Crocetta revoca l’ufficio stampa: | “Ma terrò alcuni giornalisti”

Palazzo d'Orleans

Il presiente della Regione, davanti ad alcuni redattori dell'ufficio stampa, annuncia: "Il loro incarico è revocato, ne terrò alcuni ma non tutti. Devono avere un rapporto di fiducia con il presidente". La risposta del Cdr: "Non siamo portavoce ma al servizio della Presidenza".

Nel mirino la struttura con 21 componenti
di
3 min di lettura

PALERMO – Anche nel giorno in cui dà il via al turnover dei dirigenti Generali e in cui risponde all’inchiesta di Panorama, che scrive di suoi presunti rapporti con alcuni boss, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è tornato a percorrere il terreno insidioso dell’ufficio stampa di Palazzo d’Orleans. Alcuni dei 21 giornalisti in organico sono proprio lì ad ascoltarlo quando Crocetta annuncia: “Da oggi l’ufficio stampa è decaduto. L’incarico ai 21 giornalisti è revocato, oggi firmerò la lettera. I giornalisti dell’ufficio stampa hanno un incarico fiduciario, devono essere in grado di fare una dichiarazione interpretando il mio pensiero, a volte devono parlare al posto mio, devono essere una squadra a difesa della Presidenza”. Considerazioni che portano a un’unica conclusione: “I componenti dell’ufficio stampa attuale non possono rimanere. Naturalmente se vogliono anche loro possono fare domanda per il nuovo ufficio stampa”.

Crocetta non sa ancora quanti saranno i giornalisti che verranno assunti, ma intende “recuperare” alcuni degli attuali componenti: “Quello che è certo è che io non ho bisogno di ventuno giornalisti – dice ancora – penso che alcuni di loro, anche se sono stati di fiducia dei miei predecessori, se sono stati bravi sono liberi di fare la richiesta di riassunzione. Intendo puntare sui giovani. Anche nel mio gabinetto porto persone giovanissime. Chi saranno i prescelti?  I piu’ bravi e di certo non i raccomandati”.

Ma come sarà, nelle intenzioni del neo governatore, la nuova struttura? “Più snella e meno numerosa – sottolinea -, ma soprattutto fatta da gente giovane e che lavora. Un giornalista non può percepire lo stipendio come quello elargito finora per 19 comunicati all’anno”.

A Crocetta risponde il Cdr dell’ufficio stampa, con una lunga nota: “Il nostro ruolo è quello di addetti stampa al servizio della Presidenza e della Regione nel suo complesso, e cioé dei dodici assessorati, dei 28 dipartimenti, compresi organismi di pronto intervento quali il Corpo forestale, la Protezione civile e l’Arpa – si legge -. Non siamo, quindi, portavoce. Non siamo neppure dipendenti pubblici perché ci viene applicato interamente, per legge, il Contratto di lavoro (di diritto privato) dei giornalisti. Il nostro ufficio – continua la nota – è operativo tutti i giorni dalle 7 alle 22, e negli ultimi 4 anni ha prodotto una media di quasi 4mila comunicati l’anno, organizzato 500 conferenze stampa, prodotto 52 edizioni settimanali e oltre 15 numeri speciali del Tgweb, la Tv della Regione, fornito a circa 300 tra tv e radio locali e nazionali (anche Rai e Sky) supporti audio-video di 810 eventi, oltre alla realizzazione, completamente in house, della rassegna stampa quotidiana”.

“Non riteniamo – prosegue la nota – che l’ufficio composto da 21 giornalisti sia ‘sovrabbondante’, sia per la produzione, ma anche perché in linea, numericamente, con le altre regioni italiane e la sola Presidenza del Consiglio. E’ vero che in quasi 40 anni di vita dell’ufficio stampa non è mai stato fatto alcun concorso, ma la ratio della legge che ha allargato la pianta organica aveva una duplice finalità: la prima è quella di ‘assorbire’, proprio come è avvenuto con il bacino dei precari alla Rai, servizio pubblico come la P.A. (e per il quale nessuno mai si è scandalizzato), tutti quei giornalisti che da diversi anni avevano svolto, in maniera precaria, le stesse funzioni all’interno della Regione; la seconda quella di procedere a una riorganizzazione complessiva dell’informazione e della comunicazione istituzionale con la soppressione dei 13 portavoce del governo”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI