AGRIGENTO – A distanza di una settimana dal crollo del ponte sulla Sciacca-Agrigento arriva il piano alternativo per la viabilità nei pressi del viadotto Verdura. Sui disagi procurati ai cittadini del luogo, costretti ad allungare per diverse decine di chilometri il proprio tragitto, era intervenuto il comico Rosario Fiorello. Nella sua quotidiana edicola lo showman siracusano aveva lanciato un appello al governatore Crocetta: “La zona è completamente paralizzata e finora nessuno ha fatto nulla”. Pronta la replica del presidente della Regione Sicilia: “Da quando è crollato il ponte non ci siamo fermati un attimo – ha risposto –, Fiorello si informi. Siamo in continuo contatto con l’Anas per eseguire le verifiche di staticità ma con il sequestro i tempi si allungano. Chiederemo alla Procura di accelerare i tempi per il dissequestro, magari per riuscire ad aprire solo mezza carreggiata”. Il dissequestro ancora non è giunto ma la macchina della burocrazia intanto ha fatto qualche passo avanti. A chiudere il botta e risposta è stata questo pomeriggio l’Anas, che tramite il proprio account Twitter ha replicato a Fiorello: “Ponte Verdura sulla SS 115, Anas: lavori per ripristino immediato collegamento stradale”.
Immediatamente dopo il crollo la circolazione era stata deviata prima verso Ribera, poi verso le strade provinciali per Burgio e Villafranca, riprendendo la statale 115 dopo un percorso alternativo di circa 40 chilometri. I ritardi per gli automobilisti non sono soltanto legati all’aggravio di chilometri, ma anche al traffico che ha congestionato nelle ore di punta la strada per Burgio e Villafranca. Ora una soluzione tampone è in programma. Inizieranno martedì i lavori per un percorso alternativo. Per affrontare la questione stamattina si è svolto presso il comune di Ribera una conferenza dei servizi alla presenza di Genio civile, Protezione civile, assessorato regionale al Territorio, sovrintendenza ai Beni culturali ed Ente sviluppo agricolo.
Il nuovo tragitto permetterà di risparmiare circa 20 chilometri, ed è rivolto anche ai mezzi pesanti con l’obiettivo di non penalizzare l’economia agricola della zona. “L’intervento – afferma l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci – prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, per garantire il deflusso delle acque. Abbiamo previsto un intervento sull’alveo del fiume. Nelle prossime ore si procederà alla redazione del progetto esecutivo per una rapida approvazione e per un pronto avvio dei lavori, non appena la magistratura avrà concluso le verifiche e proceduto al dissequestro dell’area”. A contribuire all’operazione saranno i mezzi pesanti dell’Ente sviluppo agricolo. “Vogliamo evitare vengano penalizzati i coltivatori agrumicoli di Ribera – dice Maurizio Cimino, direttore generale dell’Esa –. Contiamo di completare i lavori in un paio di settimane”. Meno ottimismo sui tempi da parte dell’Anas, che stima la conclusione dei lavori in poco più di un mese. I dettagli saranno comunque resi noti mercoledì prossimo in occasione di un incontro programmato alla prefettura di Agrigento.