PALERMO – Il tribunale del Riesame ha deciso che il medico Antonio Iacono può lasciare gli arresti domiciliari. Gli è stata applicata una generica interdizione dai pubblici uffici che però gli consentirà di toRnare a lavorare. Il Tribunale ha parzialmente accolto il ricorso degli avvocati Mauro Torti e Valentina Castellucci.
Le accuse ad Antonio Iacono
Iacono, direttore del Trauma center dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, era finito ai domiciliari per corruzione assieme a Totò Cuffaro e all’ex manager Roberto Colletti, mentre a Vito Raso era stato imposto l’obbligo di presentazione alle polizia giudiziaria.
Colletti, oggi in pensione, avrebbe nominato ad hoc Iacono alla guida della commissione di esami nel concorso per operatorio socio-sanitario. Iacono avrebbe consegnato in anticipo le prove d’esami a Raso affinché le facesse avere a Cuffaro. Il politico, infine, le avrebbe girate ad una candidata che andò a trovarlo a casa.

In cambio Colletti avrebbe ricevuto appoggio da Cuffaro nel giro di nominE dei manager della sanità e Iacono la promessa di ottenere un posto da primario (il medico alla fine non partecipò al concorso).

“Nessun favoritismo nel concorso e nessun aiuto per diventare primario”, Iacono aveva respinto le accuse. Non si conoscono ancora le motivazioni del Riesame.

