CATANIA – Si è celebrata ieri, 2 aprile, la “Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo” istituita nel 2007 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il CUS Catania, impegnato da tempo in progetti di inclusione sociale attraverso lo sport, ha voluto rimarcare l’importanza di una reale consapevolezza del disturbo dello spettro autistico, la cui considerazione di semplice problematica neuropsichiatrica è concettualmente superata da numerose evidenze scientifiche. L’ha fatto in modo semplice: con un video realizzato attraverso la partecipazione di una delegazione dei ragazzi di tutte le sezioni agonistiche compresi i giovani che sono coinvolti nel progetto “Sport ability in disability”, giunto alla sua terza stagione. Il tutto grazie al coordinamento della segreteria di presidenza, nella figura di Roberta Raffaele e la costante collaborazione di Roberta Bottino, psicoterapeuta e coordinatrice del progetto SAD.
Una staffetta virtuale che ha coinvolto tutti i ragazzi e che è culminata con il lancio dei palloncini blu, il colore della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo. Con l’occasione, il presidente del CUS Catania, Luigi Mazzone, anche nella sua figura di neuropsichiatra infantile, ha voluto lanciare nuovamente due messaggi fondamentali: “Quella dell’autismo – ha detto Mazzone – è una condizione che provoca grandi sofferenze e impatta sulla qualità della vita. Per tale motivo occorrono due componenti fondamentali per aiutare chi ne è affetto e le famiglie: scientificità, che spesso negli ultimi anni è mancata, e supporto sociale. Per garantire quest’ultimo punto, sono necessari programmi ludici e, soprattutto sportivi, che devono essere messi in atto perché i ragazzi autistici possano avere a disposizione competenza e formazione di personale che li indirizzi in attività strutturate. È ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni al CUS Catania, attraverso due progetti: il summer camp grazie alla collaborazione con la Onlus progetto Aita, e il progetto Sport ability in disability che ha permesso l’inclusione di tanti ragazzi autistici nelle nostre attività sportive, attraverso un supporto che ritengo
importante. Mi auguro che il 2 aprile non duri solo lo spazio di una giornata, ma che la sensibilizzazione verso questi temi coinvolga quante più persone possibili in tutti i giorni dell’anno”.