PALERMO – Dopo anni di abbandono, le aule recuperate della scuola Leonardo Sciascia si trasformeranno in officine. Presto sarà definita la riqualificazione del cortile e del giardino che diventeranno uno spazio per attività ludiche e sportive. Un posto che diventerà anche un luogo di lavoro, dove rifinire i manufatti delle officine, un mercato. Nel quartiere Zen di Palermo lunedì 15 febbraio partiranno le officine di falegnameria e tappezzeria, un progetto di architettura sociale. Tredici abitanti del quartiere apprenderanno nuove tecniche creative e lavorative, si occuperanno di progettare arredi fissi e mobili da utilizzare all’esterno della struttura o in altri spazi del quartiere. I prodotti realizzati saranno esposti negli spazi del centro commerciale Conca d’oro.
“È un’occasione per unire l’aspetto sociale con quello creativo e dare agli abitanti del quartiere anche un’opportunità di lavoro”, spiega la coordinatrice del progetto Vivian Celestino dell’associazione Handala. “Lavoreremo sulle competenze –aggiunge – è importante che tutto avvenga nella scuola, un luogo che ha un legame fondamentale con i residenti. Abbiamo riaperto un cancello chiuso da dieci anni e un cortile esterno, un evidente segnale di apertura verso forme di solidarietà e incontro. Al termine del percorso formativo Send svolgerà dei corsi di orientamento professionale per supportare i partecipanti attraverso l’avvio d’impresa”.
L’Istituto comprensivo Leonardo Sciascia è tra i vincitori del bando Cultura futuro urbano- Scuola attiva la cultura con il progetto “Trame” spazio in quartiere finanziato dal MIBACT Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane. Liniziativa è iniziata a ottobre dell’anno scorso e poi sospesa ha terminato da poco i lavori di ristrutturazione. Il progetto vede come partner le associazioni Handala, Send, Liscabianca, il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche dell’Università di Palermo, il Comune di Palermo Assessorato Cittadinanza Solidale e il centro commerciale Conca d’oro.
“Trame” come quelle delle azioni, degli incontri, delle trasformazioni e delle creazioni sono i diversi fili che saranno utilizzati per la riuscita dell’iniziativa. “La scuola si offrirà al quartiere come spazio e tempo liberato – spiegano i referenti – diventeranno luoghi di co-evoluzione: come in un ambiente naturale si svilupperanno strategie di apprendimento, di adattamento alle nuove condizioni messe in atto negli spazi trasformati e nelle relazioni. È un intervento di natura sociale, capace di incidere nelle relazioni tra le persone, nelle modalità che si attiveranno a livello umano nel miglioramento delle pratiche di autogestione dei cittadini riguardo allo spazio. Il progetto architettonico che lavora sugli spazi scolastici contiene in sé una visione capace di contenere le questioni sociali che si presentano oggi, ma che erano evidenti anche ieri, con urgenza”.