"Dalla Cgil accuse illogiche | Rimesso in moto l'assessorato" - Live Sicilia

“Dalla Cgil accuse illogiche | Rimesso in moto l’assessorato”

Il dirigente generale dell'Energia: "Non è vero che, col Patto dei sindaci, favoriremo le multinazionali. Sui consulenti, il sindacato ha preso un abbaglio. Il dirigente "punito"? Nessuna punizione, ma quel dipartimento negli anni passati non ha speso un euro di Fondi Ue". Controreplica del sindacato: "Illogico è il comportamento dell'assessorato"

La replica di Maurizio Pirillo
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PALERMO – Pochi giorni fa, come riportato da Live Sicilia, la Cgil ha sferrato un duro attacco al governo regionale sul tema dei progetti relativi alle energie alternative. Secondo il sindacato, l’assessorato all’Energia avrebbe favorito, con i suoi atti, le speculazioni e gli affari di multinazionali straniere e comunque non siciliane. Abbiamo ricevuto una replica del dirigente generale all’Energia Maurizio Pirillo, che pubblichiamo integralmente.

“Nell’articolo pubblicato sui vostri giornali si legge di una dissertazione della CGIL non solo destituita di fondamento ma anche illogica verosimilmente indotta dal signor Alfio La Rosa, che come sport preferito sembra conoscere bene quello della sparata nel mucchio!

In particolare si afferma: “Il sindacato punta il dito contro il governo Crocetta: ‘Gli interventi previsti favoriranno multinazionali straniere e ditte del Nord Italia. E apriranno a nuove speculazioni. La Regione, invece di affidarsi a 14 esperti già selezionati e pagati dall’Europa, si affida a tre consulenti che finora non hanno prodotto nulla’.

Innanzi tutto sorprende il tempismo da orologio di precisione di queste esternazioni giusto il 4 ottobre alle 19,00 quando il dipartimento energia ha già firmato – in mattinata – la prima trance di finanziamento per i comuni – tutti i 390 comuni dell’isola – per la redazione dei piani di azione dell’energia sostenibile, che andrà in pubblicazione il prossimo lunedì, quindi teoricamente non noto ai più.

Secondo cosa: cosa c’entra il pool di esperti con lo start-up del patto dei sindaci voluto dal Governo Crocetta finanziato con le risorse del PAC III?  Al fine di chiarire, almeno per l’opinione pubblica, e non certo per chi dispensa perle di saggezza creando solo confusione proviamo a spiegare come stanno le cose.

Il famigerato pool di esperti nasce come iniziativa del precedente governo nel 2011 come strumento centralizzato di supporto alla regione ed ai comuni per la redazione dei piani di azione (paes). Non a caso le risorse per il finanziamento ricadevano nell’asse 7 – assistenza tecnica del po fesr 2007-2013 con un costo stimato per 14 esperti per due anni pari a circa 2,5 milioni di euro, all’epoca fino al 2015 quindi oltre 4 milioni di euro.

Dal 2011 al 2012 – due anni! – tranne una intensa corrispondenza fra la programmazione e l’energia – non si è fatto assolutamente nulla! Tranne emettere un avviso e acquisire i curriculum di 180 candidati. Proprio perché le idee sono sempre poche ma confuse la selezione è stata avviata, sospesa, riavviata, sospesa e riavviata.

Quando viene riavviata speditamente per l’ultima volta? Quando il governo Crocetta delibera nel febbraio 2013 l’assegnazione di risorse per lo start-up del patto dei sindaci. Per intenderci i 30 milioni di euro, che solo per 17,6 milioni – si fa per dire – sono destinati alla progettazione dei paes e della progettazione esecutiva da essi discendenti.

Cosa significa? Il precedente governo, si è limitato a prevedere un supporto ai comuni con il pool di esperti il governo Crocetta invece ha deciso di finanziare direttamente i comuni per la redazione dei paes. È evidente che le due cose non si sommano ma si elidono a vicenda anzi la permanenza del pool di esperti avrebbe, questo si generato un danno erariale, ed il fatto che si tratti di fondi comunitari non vuol dire che sono gratis!

La redazione dei paes per la prima volta nella storia del coverant of majors = patto dei sindaci viene direttamente finanziato dalla Regione a tutti i comuni e verrà pagato a risultato ovvero una primo acconto a presentazione del paes il saldo ad avvenuta verifica di coerenza da parte della commissione europea. La Sicilia per impegno finanziario e copertura totale dei comuni è l’unica Regione in Europa a fare questo.

In questo caso si responsabilizzano – senza nessuna intermediazione o consulenze create ad hoc – i comuni a fare piani di azione adeguati alle esigenze territoriali, coerenti con le linee guida europee e tramite una capillare attività sul territorio aumentare la cultura dell’energia sostenibile in sicilia. La regione dal canto suo, se i comuni, come speriamo, sapranno usare questa opportunità al meglio, avrà a disposizione il migliore partenariato nella definizione delle azioni in materia di energia nella prossima programmazione 2014 – 2020 ed evitare che siano i singoli tenutari del verbo che partecipano ai tavoli della programmazione a stabilire quali bandi fare. Per poi non assumersi la responsabilità dei fallimenti della programmazione 2007 – 2013, come evidenziato dalla CGIL.

Infatti quando il signor La Rosa parla, per bocca della CGIL, dovrebbe ricordare a se stesso ed alla CGIL che i tre bandi di filiera (il primo di 120 milioni, il secondo di 200 milioni ed il terzo di 25 milioni), prevedendo soglie minime elevate, non andavano bene per il tessuto imprenditoriale siciliano! Perché allora il buon La Rosa lo pubblicizzava acriticamente come una grande opportunità sul sito di FRED –SICILIA nell’ottobre del 2012?

Perché non dava indicazioni in sede di concertazione, come rappresentante del partenariato, quando con decreto assessoriale del 2009 si stabilivano questi criteri per i bandi, e già con il flop del primo bando del 2010 non chiedeva di modificare i criteri? Stiamo parlando di 4 anni fa! E’ facile parlare e dispensare lacrime di coccodrillo, quando il danno è fatto!

Oggi – ritengo inconsapevolmente – la CGIL si fa paladino di una critica senza senso e si contraddice quando afferma che la nuova programmazione deve tenere conto delle reali esigenze del territorio, senza capire che il Governo Regionale sta facendo esattamente questo. Aiutare i comuni nella pianificazione energetica del proprio territorio è un reale supporto alla creazione di una cultura all’interno delle amministrazioni comunali e della popolazione.

Non è sufficiente, come nella programmazione che finirà quest’anno, finanziare di tempo in tempo qualche intervento qua e la illudendosi di avere fatto pianificazione energetica, dispensando incarichetti utili al politico di turno secondo il modus operandi di una certa politica o creare luoghi di governo che orientino gli incarichi e non i risultati!

In sintesi, saranno i Comuni con i propri uffici o esperti scelti con procedure di legge, a redigere i paes, a farli dichiarare coerenti dall’europa in adempimento al patto dei sindaci sottoscritto.  Infine per buona pace della CGIL e di deputati delusi, con l’ultima rimodulazione di ottobre 2012 del po fesr le sperate risorse per il pool di esperti non ci sono più da tempo proprio perché qualche buontempone che gestiva i fondi comunitari ha compromesso la spendibilità delle risorse destinate all’energia. Con fatica ed impegno stiamo cercando di mettere una pezza e non riproporre più errori del genere nella nuova programmazione 2014 – 2020 con la quale l’energia distribuita, un piano energetico regionale dinamico, il finanziamento con fondi rotativi e non a fondo perduto saranno la grande novità.

In questo senso la previsione di un fondo di garanzia per le esco ed i contratti di partenariato pubblico-privati serviranno proprio per la piccola e media impresa siciliana non per le multinazionali o i gruppi del nord italia, nella semplice considerazione che in sicilia i comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti sono meno di una ventina tutti gli altri circa 370 sono realtà piccole con investimenti poco allettanti per i colossi dell’energia che già con difficoltà guardano ai comuni più grandi o ad alcune aziende sanitarie. Con questo strumento si facilita l’accesso al credito delle imprese siciliane del settore, che possono avere opportunità nel nostro contesto, non di certo i colossi internazionali che tutto gli manca tranne che il credito bancario, grande problema del tessuto della piccola e media impresa siciliana!

Oggi per intenderci abbiamo, anche in ritardo, finanziato ad esempio la realizzazione di un impianto fotovoltaico su una scuola di un comune. Ma chi garantisce che negli anni funzioni? I risparmi energetici attesi vengono reinvestiti almeno in parte nella manutenzione?

Non si può continuare in materia energetica a parlare di investimenti quando invece deve parlarsi del valore del risparmio energetico che permette di creare un volano immenso per i privati che ci investono sopra. E tenuto conto che si tratta di tanti piccoli interventi, quale migliore opportunità per la piccola e media impresa siciliana?

Infine, sperando che qualcuno se ne faccia una ragione, se in tre anni chi ha gestito i fondi dell’energia, ha raggiunto il meritorio obiettivo di certificare euro zero a tutto il 2013, se permettete, il dirigente si sposta ad altra struttura. Con sommo dispiacere, ma nelle piene prerogative del dirigente generale, l’unica struttura libera era il distretto minerario di catania.

Confido nella sensibilità dei diversi politici che hanno perorato la causa compresa la CGIL affinchè gli stessi possano farsi parte attiva per trovare in una amministrazione di 28 dipartimenti regionali 450 aree e servizi 13 uffici di gabinetto adeguate opportunità ad un dirigente che non è stato punito è stato solo spostato di servizio, anche perché mi sono accorto che fra gli obiettivi del dirigente molto abilmente non vi erano target di spesa da certificare, mentre c’erano e ci sono per il dirigente generale.

Ricordo il turnover di dirigenti generali all’energia, come anche che la dotazione nel 2007 al dipartimento energia era di ben 800 milioni di euro, a gennaio 2013 di appena 310, con notevoli rischi di disimpegno. Un modo come un altro per dire ho il ruolo ma non la responsabilità dell’obiettivo.

Essere onesti nel lavoro non è una qualità è una precondizione. E nessuno ha mai messo in dubbio questo ne a causa di una battaglia di onestà qualcuno è stato punito. Chi lo afferma è disonesto! La qualità è saper fare le cose, non alcune, magari le più appetibili politicamente, ma tutte! Per questo prendiamo uno stipendio, assumendoci la responsabilità del risultato. Per la Sicilia non per alcuni siciliani!

Mi sarei aspettato a sei mesi dalla chiusura della programmazione 2007-2013 che tutti i bandi avessero prodotto tutti i finanziamenti e questi tutti i trasferimenti di risorse europee sul territorio. Al 23 maggio 2013 l’ennesima certificazione di spesa sulle risorse europee è stata ZERO!

Il sottoscritto si è insediato soltanto l’11 aprile 2013, sei mesi fa non sei anni fa, e con notevole impegno di tutta la struttura del Dipartimento, si sta tentando di porre rimedio all’enorme ritardo accumulato.  Peccato, magari se il pool di esperti fosse stata una long list di esperti si sarebbero potuti prendere man mano che servivano, non in blocco come prevede un bando senza la piena copertura finanziaria! Forse si voleva proprio questo, chissà! Magari con i 45 mila euro del progetto Factor 20 si prendevano 2 per qualche mese e 12 restavano fuori. Una dozzina di contenziosi, e la giostra dei giullari continua?

Troppo comodo, lagnarsi di operazioni illogiche, tardive e contradditorie, sparare nel mucchio e buttarla in caciara! Credo, onestamente, che il gioco delle tre scimmiette forse serve sui giornali, sicuramente non a questa terra che ha bisogno disperato di futuro, e conoscendo la sensibilità istituzionale della CGIL so che la pensa così!”.

Aggiornamento. Arriva la controreplica della Cgil: “Nella sua replica il dirigente generale dell’Energia cerca un “capro espiatorio” per una improbabile autodifesa, individuandolo in un singolo sindacalista della Cgil. Intanto vogliamo chiarirgli che il dossier che contesta, evidentemente senza averlo letto, è della Cgil Sicilia e non di un suo singolo esponente. A questo punto prima di proseguire ci premerebbe sapere se sia lui piuttosto a parlare a titolo personale o se invece la sua è la posizione dell’assessore regionale all’energia e del Presidente della Regione. Evinciamo dalle parole di Pirillo che la replica è agli articoli giornalistici piuttosto che al dossier della Cgil, che a questo punto gli consigliamo di leggere soprattutto nella parte che riguarda le proposte per la rimodulazione dei fondi europei, anche perché in alcuni punti egli fa riferimento non a cose che sono affermate dal nostro sindacato, ma a iniziative di altri, ad esempio, a interrogazioni parlamentari o ad articoli apparsi sui giornali. Le nostre risposte sono tutte nel dossier. Sui 14 esperti, teniamo a precisare che la graduatoria è pronta da giugno e che il bando, a quello che ci risulta, non è mai stato revocato. Apprendiamo, inoltre, dal dirigente che è stata firmata la prima tranche di finanziamento ai comuni per la redazione dei piani di azione dell’energia sostenibile. Non sarebbe stato più opportuno partire dagli audit energetici (diagnosi energetiche) per valutare l’efficienza energetica del sistema, prima di elaborare le azioni? La sensazione è che ci si continui a muovere in maniera “illogica”, quando per logica si intende il volere perseguire l’efficienza, la trasparenza, la legalità, il bene comune. Forse che “sparando nel mucchio”, cosa che secondo Pirillo la nostra organizzazione starebbe facendo, abbiamo colpito qualcuno?”. Il comunicato è firmato dalla segreteria della Cgil siciliana.

 


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