Quei summit | nell'ufficio del giudice - Live Sicilia

Quei summit | nell’ufficio del giudice

Franco De Bernardi avrebbe ospitato nel suo ufficio i summit dell'associazione e avrebbe accreditato l'agente sotto copertura come rappresentante dell'organizzazione camorristica interessata ad acquistare la moneta estera per riciclare il denaro.

Il retroscena
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PALERMO – Sarebbe Gianni Lapis, ex tributarista di Vito Ciancimino, coinvolto in passato in una indagine analoga su un maxi riciclaggio di denaro, la mente dell’organizzazione che tentava di ripulire denaro sporco attraverso la compravendita di valuta estera. L’associazione criminale è stata scoperta dalla guardia di finanza, che ha arrestato 34 persone, anche grazie al militare sotto copertura, che usava il nome falso di Luca Di Lauro. Il finanziere fingeva di essere il “rappresentante” di un gruppo camorristico che aveva la disponibilità di decine di milioni di euro in contati depositati in Italia e all’estero. Il fantomatico Di Lauro fingeva di essere interessato ad acquistare soldi in valuta estera – dollari, franchi svizzeri e Won nord Coreani per milioni di dollari – attraverso il cambio delle somme in euro con uno sconto del 15% sul valore ufficiale del cambio.

L’indagine svela il ruolo del giudice del Tar del Lazio Franco De Bernardi, tra gli arrestati: avrebbe ospitato nel suo ufficio i summit dell’associazione e avrebbe accreditato l’agente sotto copertura come rappresentante dell’organizzazione camorristica interessata ad acquistare la moneta estera per riciclare il denaro. Il giudice avrebbe tenuto, poi, i rapporti con altri due indagati, Giuseppe Abbondandolo e Alessandro Tufo, per importare in Svizzera milioni di dollari illecitamente.


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