CATANIA – Cateno De Luca spara a zero sull’ex pentastellato Giancarlo Cancelleri che sarebbe in procinto di transitare dentro Forza Italia. “Io ho ricevuto Cancelleri, perchè mi ha cercato tramite Danilo Lo Giudice, e mi ha detto chiaramente che il problema suo era che è disoccupato”, racconta l’ex sindaco di Messina a Live Sicilia a margine della conferenza stampa di presentazione del programma del candidato Gabriele Savoca. Poi svela alcuni retroscena delle interlocuzioni intrattenute con l’ex leader grillino.
“Chiaramente la piazza di Catania poteva diventare un’occasione quantomeno per fare il consigliere comunale e tirare avanti, ci ha posto la questione umana chiedendoci se avevamo spazio tra i nostri bortaborse e io ho detto di sì, probabilmente questo ragionamento ribaltato forse in Forza Italia dove hanno maggiore disponibilità lo avrà convinto che quella è la strada giusta”, dice De Luca.
“Noi facciamo i nostri auguri a Giancarlo e ovviamente diciamo anche che quando si assumono posizioni che sono tutto e il contrario di tutto, perché ha spaziato da Bianco passando per Lombardo e Cuffaro a noi, è bene che decida una volta per tutte che cosa vuole fare da grande, quello che noi comunque gli auguriamo è di trovare un’occupazione”, spiega l’ex sindaco di Messina.
Di cambi di casacca e “scambisti politici” De Luca aveva parlato ampiamente nel corso della conferenza che lo aveva vito arrivare munito di mascherina e diserbante “per ripulire Catania dalla malapolitica” in compagnia del deputato regionale di Sud chiama Nord Ludovico Balsamo e del candidato sindaco Gabriele Savoca. Non sono mancate le bordate all’indirizzo del centrodestra e di Enrico Trantino (definito “un derivato di Razza che vive a San Gregorio perché Catania è invivibile”). L’ex sindaco tenta di smontare uno degli argomenti più forti dei competitor: “Non è automatico che il governo nazionale e regionale di centrodestra aiuterà Catania, io sono l’esempio opposto pensate a Messina città dei record la buona amministrazione è cosa a se”.
De Luca, che ha assicurato una presenza massiccia a Catania nei giorni della campagna elettorale, aggiunge: “Non si può avere come primo cittadino che ha fatto parte del quartierino che ha sfasciato la città”. Un ragionamento condiviso da Savoca che ha rivendicato l’estraneità “ai due blocchi che negli ultimi dieci anni hanno governato la città: io voglio essere un elemento di rottura”, spiega Savoca snocciolando alcuni punti del programma, puntando soprattutto alla creazione di un ufficio del “Garante dei cittadini” aperto h24 per consentire un intervento tempestivo dell’amministrazioni davanti a disfunzioni accalarate e mettere in contatto i catanesi e il governo della città.