Decathlon, non è ancora finita | La proprietà dei terreni ci riprova

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01 Febbraio 2020, 05:09

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PALERMO – Nessuna svolta, ma timidi passi avanti: l’apertura di Decathlon a Palermo potrebbe tornare realtà. La novità è la presentazione di una nuova istanza al Suap da parte del gruppo Roberto Abate Spa, proprietario dei terreni dell’ex stabilimento Coca Cola a Tommaso Natale. La pratica è sui tavoli del Suap del Comune di Palermo, ma è ancora in fase istruttoria e sta affrontando diversi passaggi obbligati.

“Gli uffici comunali hanno richiesto delle integrazioni all’istanza e attendono che il gruppo le presenti – dice l’assessore alle Attività produttive Leopoldo Piampano –. Sono però fondamentali due aspetti: il primo è che sbilanciarsi adesso sugli eventuali esiti è impossibile perché mancano elementi concreti; il secondo è che attualmente, fino a prova contraria, sono ancora presenti tutti i problemi che finora stanno determinando la non apertura”.

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Piampiano parla di criticità tecniche già note che attualmente compromettono lo sbarco a Palermo del colosso francese di articoli sportivi: fra le altre il fatto che l’area dell’ex stabilimento Sibeg sia sotto sequestro da qualche anno dopo il naufragio di un progetto di trasformazione in cinema multisala, col conseguente avvio di un procedimento giudiziario. “Da parte nostra c’è la massima attenzione, ma ci sono regole che non possono essere aggirate in nessun caso”, aveva detto Piampiano a LiveSicilia.

In questi giorni l’apertura di Decathlon a Palermo è tornata alla ribalta anche per alcune notizie apparse sul web, subito smentite categoricamente: “Gira sui social un articolo datato gennaio 2020 in cui si torna a parlare dell’apertura – osserva Piampiano – peraltro con le dichiarazioni di Sergio Marino che non è nemmeno più assessore. Posso dedurre che a quelle dichiarazioni sia stata semplicemente cambiata la data e assicuro ai cittadini che si tratta di una bufala. Allo stato attuale delle cose non si può parlare di una prossima apertura di Decathlon – aggiunge – ma è bene rimanere prudenti e attendere le eventuali risposte della Roberto Abate Spa in merito alle richieste fatte dal Suap. Se ci sono irregolarità vanno appianate, a prescindere dal fatto che si tratti di un marchio di fama mondiale o meno”.

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01 Febbraio 2020, 05:09

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