Dell'Utri e gli undici milioni | spostati a Santo Domingo - Live Sicilia

Dell’Utri e gli undici milioni | spostati a Santo Domingo

I soldi. La presunta estorsione. E una parte della somma trasferita a Santo Domingo. Gli inquirenti indagano sui conti dei familiari del senatore.

L'inchiesta
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Nel mirino degli inquirenti che indagano il senatore Marcello Dell’Utri per estorsione a Silvio Berlusconi ci sarebbero anche i conti di alcuni familiari del politico. I magistrati che, attraverso una serie di accertamenti bancari, hanno scoperto che negli ultimi 10 anni l’ex premier ha dato all’ex manager di Publitalia circa 40 milioni di euro, stanno cercando di individuare eventuali beneficiari dei “prestiti” nell’entourage del senatore e tra i suoi parenti. Di certo – questo è già agli atti del fascicolo – 15 milioni che costituiscono una parte del prezzo pagato da Berlusconi per l’acquisto della villa sul lago di Como del senatore (in tutto per la lussuosa residenza l’ex presidente del Consiglio ha pagato 21 milioni) finirono sul conto di Miranda Anna Ratti, moglie di Dell’Utri. Il versamento porta la data dell’8 marzo, il giorno prima che la Cassazione si pronunciasse sulla condanna a 7 anni in appello per concorso in associazione mafiosa inflitta al politico. Subito dopo 11 dei 15 milioni vennero girati su un conto di una banca di Santo Domingo. I pm si accingono a chiedere la rogatoria per capire che fine abbiano fatto i soldi. I magistrati ipotizzano che il premier, come negli anni ’70, possa avere pagato Cosa nostra per il tramite di Dell’Utri. O che i soldi siano il compenso assicurato al senatore per il suo silenzio su presunti rapporti del fondatore di Fi con le cosche.

Il sospetto degli inquirenti è che Dell’Utri al momento della pronuncia del verdetto che ha poi annullato con rinvio il processo, fosse nel paese centroamericano dove, grazie al denaro dell’ex premier, avrebbe potuto trascorrere una latitanza tranquilla. Dall’informativa del nucleo Valutario della Guardia di Finanza di Roma che ha indagato sulla cosiddetta Loggia P3, poi passato nell’inchiesta dei pm palermitani, emerge anche un bonifico del senatore da un milione e 35mila euro alla società Nessi&Maiocchi, datato 15 marzo 2011 con causale “saldo fatture lavori a Torno”: il riferimento è ai lavori di ristrutturazione della villa che poi sarà acquistata da Berlusconi. Ma anche quei lavori furono pagati dal Cavaliere: le fiamme gialle sono infatti risalite a una serie di versamenti per 8 milioni che l’ex premier fece a Dell’Utri. Quindi Berlusconi ha ristrutturato la residenza che un anno dopo ha comprato a più del doppio del prezzo stimato da una perizia del 2004. Secondo la Finanza, il Cavaliere finanziò una serie di spese tra le quali quelle universitarie negli Usa della figlia minore del senatore Marina – circa 38mila euro – e fece alcuni bonifici – circa 62mila euro – per una casa editrice di libri antichi. Dell’Utri è un appassionato bibliofilo. Del flusso di denaro partito verso il senatore e la sua famiglia, Berlusconi dovrà rendere conto ai pm: incerta ancora la data dell’interrogatorio. Il procuratore di Palermo Francesco Messineo è in contatto coi legali del premier per fissarla. La figlia dell’ex premier Marina, cointestataria di alcuni conti dai quali sarebbero partiti i prestiti, invece, dovrebbe essere sentita il 25 luglio.


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