PALERMO – Il Gup di Termini Imerese, Michele Guarnotta, ha ammesso oggi la costituzione di parte civile della giovane donna, oggi ventitreenne, che ha denunciato i propri genitori dopo aver subito violenze e maltrattamenti da quando era piccola. Il pm Annadomenica Gallucci ha chiesto il rinvio a giudizio del padre e della madre della ragazza: la decisione del Gup è slittata al prossimo 9 maggio. I due sono accusati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori mentre solo il padre di violenza sessuale aggravata.
La giovane, che vive in un paese del Palermitano, è difesa dall’avvocato Giuseppe Bruno: “Francesca – dice il legale – ha manifestato grande coraggio nel denunciare anni di abusi. Dopo le violenze subite dal padre da quando aveva 7 anni, a 12 scopre di essere gay e a quel punto il padre la punisce per la sua scelta con ulteriori violenze, di cui la madre era al corrente”.
I genitori, che respingono ogni accusa, dopo la denuncia della figlia sono stati arrestati e portati in carcere ma a seguito dell’interrogatorio di garanzia sono stati scarcerati dallo stesso gip che aveva ordinato la custodia cautelare. L’inchiesta cominciò nel 2016 quando la giovane denunciò i genitori di gravi maltrattamenti e il padre di aver abusato sessualmente di lei da quando aveva 7 anni. La vittima venne allontanata dalla famiglia e portata in una comunità protetta. Nel giugno 2018 i genitori vennero arrestati da agenti del commissariato di Bagheria e rilasciati dal gip dopo due giorni.
(ANSA)