08 Dicembre 2019, 16:13
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“L’iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, della deputata di Italia Viva Giuseppina Occhionero, accusata di falso in concorso, solleva ulteriori dubbi inquietanti sul ruolo della parlamentare, che avrebbe fatto passare per suo assistente Antonello Nicosia, finito in manette con l’accusa di associazione mafiosa. Utilizzando il ruolo di assistente parlamentare, Nicosia aveva la possibilità di entrare in carcere e portare all’esterno i messaggi dei boss. Un espediente che gli avrebbe consentito, secondo gli inquirenti, di fare da anello di collegamento con i detenuti vicini al super latitante Matteo Messina Denaro. Le risultanze di indagine gettano ombre gravissime sull’intera istituzione parlamentare”.
Lo sostengono i parlamentari di Fratelli d’Italia in Commissione Antimafia Ferro, Ciriani e Iannone, che per questo chiedono a Occhinero di “dimettersi, con l’auspicio che possa chiarire la sua posizione alla magistratura, anche a seguito della vicenda – svelata in aula dal collega Donzelli – dell’utilizzo di una sua interrogazione parlamentare nell’ambito delle strategie di difesa processuale di un condannato per mafia”. “Ai cittadini non possiamo in alcun modo lasciare il dubbio che la mafia abbia la possibilità di condizionare rappresentanti del Parlamento, piegandone le prerogative ai propri interessi criminali”, aggiungono i tre parlamentari di FdI, che dopo aver chiesto e ottenuto l’audizione della deputata Occhionero, hanno chiesto di poter ascoltare anche il capo della Procura distrettuale di Palermo o dei magistrati che stanno collaborando al coordinamento delle indagini.
(ANSA).
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08 Dicembre 2019, 16:13